Bimbo brucia nel rogo della roulotte
A Caserta A Caserta Bimbo brucia nel rogo della roulotte NAPOLI. Tommaso non è vissuto né vivrà mai in una casa vera. E' morto in un grigio pomeriggio d'inverno, arso vivo nella roulotte in cui era nato tre anni fa. Di lui non è rimasta neanche una foto. Tutto è andato distrutto nell'incendio provocato da una bombola del gas probabilmente difettosa: le fiamme hanno avviluppato in pochi secondi quella vecchia scatola di metallo, a pochi metri dal campo sportivo di Lusciano, un anonimo paesone del Casertano. A piangere Tommaso sono rimasti la madre Assunta Costanzo e il padre Vincenzo Russo, un uomo rovinato dall'eroina. Non è il primo figlio che hanno perso. Due anni fa toccò ad un altro bambino, Gennaro, sei mesi, che morì soffocato dal latte. La famiglia Russo viveva dal '90 nella baraccopoli alla periferia del paese, un'area non attrezzata frequentata da gruppi di nomadi e senzatetto. La tragedia è avvenuta ieri sera, poco dopo le 17. Secondo la prima ricostruzione fatta dai vigili del fuoco, il piccolo Tommaso dormiva nella roulotte, mentre la madre si trovava all'esterno con un altro figlio, Gennaro, di 6 anni. A scatenare l'incendio sarebbe stala una fuga di gas sprigionatasi da una bombola che aumentava il fornello. Il fuoco si è sviluppato subito con violenza, sotto gli occhi della donna che non ha potuto far nulla per salvare il bambino, e si è propagato ad altre due roulotte vuote. E' toccato ai vigili del fuoco estrarre il corpo carbonizzato di Tommaso dalla roulotte. [f. m.)
Persone citate: Vincenzo Russo
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