Benevento contesta i dati «Hanno falsato la realtà»
« « Non siamo l'Inferno d'Italia » Benevento contesta i dati «Hanno falsatola realtà» NAPOLI. Ultima nella classifica stilata da II Sole 24 Ore, fanalino di coda nella graduatoria sulla qualità della vita. Tocca a Benevento, la città campana che pare sia ricca soltanto di storia, il ruolo della cenerentola d'Italia. Ma il marchio dell'invivibilità non va giù ai discendenti del fiero popolo dei Sanniti. E il primo a protestare è il neosindaco, il missino Pasquale Vespoli, eletto alle ultime amministrative con oltre il 70 per cento dei voti. E' lui a farsi portavoce di considerazioni comuni alla maggior parte dei beneventani che insistono sugli aspetti positivi ignorati dalla hit-parade del quotidiano: «E' vero, siamo poveri - dicono - ma qui almeno non dobbiamo fare i conti con i tassi di criminalità e le situazioni di degrado delle grandi metropoli». «Non credo proprio che questa sia la città dove si vive peggio - sottolinea indispettito il sindaco - nonostante le difficoltà economiche che non si possono nascondere». E Vespoli contesta anche i criteri in base ai quali è stata preparata la classifica, che vede al penultimo posto un'altra città campana, Salerno e al quint'ultimo il capoluogo regionale: «Ci sono alcuni dati che fanno riferimento a indicatori che rischiano di falsare la realtà». Un esempio? «I depositi bancari - spiega il primo cittadino - sono stati presi come unico riferimento, ma si sa che nel Sannio, gran parte del risparmio viene affidato alle Poste. E ci sarebbe da verificare anche altri capitoli, a cominciare dai livelli di associazionismo e dalla cultura». Va controcorrente, invece, il presidente dell'Unione industriali di Benevento, Sergio Vitale; «Spero che la classifica faccia riflettere quanti sono responsabili di questo stato di cose». «Comunque - insiste il leader degli imprenditori sanniti - un dato è incontestabile: bisogna lavorare seriamente perché non ci si può nascondere dietro a giustificazioni inutili». Vitale non ha dubbi: «Benevento è parte di quell'Italia dove si vive male per i disservizi, il livello di reddito, un sistema bancario inadeguato e per la mancanza di strutture e spazi per il tempo libero». [m. e] «C'è povertà però non esiste la criminalità delle metropoli»
Persone citate: Pasquale Vespoli, Sergio Vitale, Vespoli
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