Olivero (Sermig) Nobel per la pace?
Candidato anche dal senatore Bobbio Candidato anche dal senatore Bobbio Olivero (Sermig) Nobel per la pace? Ernesto Olivero Nobel per la Pace? Lo hanno proposto alla commissione che vaglia i suggerimenti provenienti da tutto il mondo i governi del Brasile e della Giordania, il senatore a vita Norberto Bobbio e il presidente della Regione Gian Paolo Brizio. L'animatore del Sermig, il coordinatore di tante iniziative, compreso il premio per la Pace già attribuito a numerose personalità nazionali e straniere, non scalfiscono l'umore di un ex bancario che ha scoperto da anni l'apostolato laico e che in letizia cerca di alleviare le pene dei deboli. Olivero è noto a Torino e sotto tutte le latitudini del malessere sociale: è uno che conosce tutti i sentieri dell'emarginazione e li percorre in nome dell'ottimismo e di una fede cristiana incrollabile. Ha trasformato le strutture cadenti del vecchio Arsenale ai bordi della Dora in un rifugio decoroso al servizio di extracomunitari, ex detenuti, poveri: attività che ha per cornice una tradizione perfettamente torinese che dall'Ottocento in poi ha espresso significativi campioni della solidarietà. Si pensi ai Santi «sociali» ed operativi, don Bosco, don Murialdo, il Cottolengo, l'Allamano fino ad arrivare a Pier Giorgio Frassati e si comprenderà qual è la fonte ispiratrice di tanti animatori di carità che, noti e meno noti, cercano di dare un senso alla sofferenza del nostro tempo. Olivero uomo-contro, scomodo, a volte polemico, testardo nelle sue imprese. Sposato, tre figli, cresciuto all'ombra di Padre Pellegrino, ne ha raccolto gli insegnamenti. La candidatura di Ernesto Olivero è proposta dai governi di Brasile e Giordania e dal senatore Norberto Bobbio
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