«I'orario corto non batte la crisi» di Emanuele Novazio

Il cancelliere: teniamo a freno i salari. La Bundesbank: anzi, riduciamoli Il cancelliere: teniamo a freno i salari. La Bundesbank: anzi, riduciamoli «I/orario corto non batte la crisi» Kohl. più investimenti per l'occupazione BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La settimana di quattro giorni non porterà la Germania fuori dalla crisi, avverte Helmut Kohl. Esperimenti come quello deciso alla «Volkswagen» «possono funzionare a titolo transitorio in certi settori», semmai, ma «non possono essere trasferiti ad altri». Per accellerare la ripresa piuttosto, insiste il Cancelliere in un'intervista al settimanale «Frankfurter Allgemeine Sonntagzeitung», bisogna incoraggiare gli investimenti, così da favorire in prospettiva un aumento dell'occupazione. E per questo chiede Kohl alle parti sociali, mentre alcuni importanti rinnovi contrattuali sono già in corso o stanno per essere avviati - sono necessari «accordi salariali contenuti». Alla vigilia del super-anno elettorale nel quale sarà rinnovato il «Bundestag» e verrà eletto il nuovo Cancelliere, Kohl sembra lanciare un doppio monito al mondo del lavoro: cautela nelle rivendicazioni, dice ai sindacati, ma cautela anche con gli esperimenti nell'orario, dice agli imprenditori. E al Paese che dovrà presto giudicarlo insieme al suo governo, ricorda che il '94 sarà ancora un anno difficile, dal punto di vista dell'occupazione: nei prossimi mesi, avverte Kohl, «dobbiamo attenderci un gran numero di disoccupati», almeno quattro milioni secondo previsioni concordanti. Non tutto dipende però da insufficienze interne, si difende il Cancelliere: anche la crisi di altri Paesi - con una conseguente diminuzione delle esportazioni tedesche - ha favorito questa esplosione. Per aiutare la ripresa - che secondo alcuni potrebbe arrivare già nella seconda metà del '94, ma che secondo qualche istituto di ricerca potrebbe slittare al '95 - Kohl ha una ricetta: 1 - «Dobbiamo incoraggiare gli investimenti, e non dobbiamo bloccarli dunque con un aumento delle tasse». 2 - «Rispetto l'autonomia salariale, ma dico chiaramente: in questo momento sono neces¬ sari accordi contenuti». Sullo stesso giornale, un autorevole membro del Direttorio della «Bundesbank» sottolinea addirittura l'urgenza di ribassi salariali: secondo Otmar Issing, è questo l'unico modo per creare un numero sufficiente di posti di lavoro e riassorbire i disoccupati poco qualificati. Ma, avverte Issing, neppure questo sacrificio basterebbe per risolvere il problema: anche se l'anno prossimo in Germania saranno creati nuovi posti di lavoro, «non ci sono soluzioni» in vista capaci di crearne milioni, e riequilibrare dunque i conti. Emanuele Novazio i A sinistra il ministro del Commercio con l'estero Paolo Baratta In alto, il cancelliere Helmuth Kohl

Persone citate: Helmut Kohl, Helmuth Kohl, Issing, Kohl, Otmar Issing, Paolo Baratta

Luoghi citati: Germania