Pivetti: «No, non ci sto doveva parlare d'altro» di Ugo Bertone

Pivelli: «No, non ci sto doveva parlare d'altro» Pivelli: «No, non ci sto doveva parlare d'altro» LA PASIONARIA DELLA LEGA OMILANO NOREVOLE, ma se l'aspettava un messaggio del genere dal Papa? «No, e mi chiedo ancora perchè l'abbia fatto. E devo confessare una cosa...». Dica, onorevole? «Come cattolica, e non come leghista, mi sento in fortissimo imbarazzo». E rieccola, l'onorevole Irene rivetti, presidente della Consulta cattolica della Lega, pronta ad insorgere quando sente odor di polemica, di monito della gerarchia contro il Carroccio. E' stato così con il cardinal Martini, con Ruini. E perché con il Papa no? Ma perché l'imbarazzo? Il Papa ha detto cose sgradite? «Non è questo il punto. Provo imbarazzo perché non mi sembra il caso che il capo della cristianità, durante una festa così importante per noi cattolici, si metta a fare riferimenti politici spiccioli alle vicende del nostro Paese. E in che modo...». Non è solo questione di metodo, quindi... «C'è quel riferimento all'eredità degli ultimi decenni. Nessuno mette in discussione il richiamo all'unità, un'unità tra l'altro così varia e ricca da poter esser garantita solo dal federalismo. Ma gli ultimi decenni... Che ha detto per l'esattezza il Pontefice?» Stessa lingua, stessa cultura, grande cultura, grande ricchezza e poi anche l'eredità di questi ultimi decenni. Non le va bene? «Ma che c'è da esser fieri di questi ultimi decenni? Non credo che dobbiamo essere fieri della rovina economica, del degrado sociale, del degrado ambientale, della disoccupazione, della rovina della classe politica con cui sta facendo i conti la magistratura. Chissà, non capisco che volesse dire il Papa». Forse c'è nostalgia per l'unità politica dei cattolici. Non crede? «No, altrimenti ci sarebbe stato un richiamo esplicito... In ogni caso lui si è riferito esplicitamente agli ultimi decenni. Non ha detto, che so, trent'anni fa andava meglio. No. E per me gli ultimi decenni sono quelli del tracollo». Onorevole, forse esagera. Guardi Bossi, Maroni, sono d'accordo con il Papa... «Bella forza. Bossi non è cattolico, può limitarsi ad una valutazione politica. E sull'analisi politica si può esser d'accordo. Ma io devo aggiungere l'imbarazzo di una cattolica che deve chiedersi: ma perché questo discorso proprio a Natale? Un cattolico, in quella sede, si aspetta ed ha biso- gno di una riflessione sulla verginità di Maria, sul mistero della Reincarnazione e invece». Invece? «E invece si sente fare un discorso sull'importanza politica degli ultimi decenni. Lei capisce l'imbarazzo? Poi, io non credo che le intenzioni del Papa fossero, come dire, così smaccatamente da poli- ticante. Ma anche qui c'è un'obiezione. Lui dovrebbe tener conto che la stampa, l'opinione pubblica sono portate ad interpretare in questa chiave il suo pensiero» Dica la verità. Lei ha il sospetto che dietro le parole del Pontefice ci sia lo zampino della gerarchia... «Non lo so. Mi ha stupito il fatto che le frasi più forti siano state dette a braccio da Giovanni Paolo II. Questo mi lascia perplessa. Se la frase fosse stata inserita nel discorso ufficiale, allora sì, avrei avuto questo sospetto». Perché? E' già avvenuto? «Così è stato fatto, regolarmente, in tutti i documenti sull'unità politica dei cattolici, tema a cui, sappiamo bene, il Papa ha tenuto molto meno del cardinal Ruini. Ma la Cei riusciva sempre a ottenere l'inserimento della frasetta fatale, in mezzo magari ad altri argomenti di altro genere». Ma stavolta, probabilmente, nessuno ha forzato la mano al Papa... «Sì, sembra un'idea sua. E mi domando: perché mai? Io l'ho trovata, ripeto, difficilmente giustificabile sul piano dei contenuti e sconveniente, date le circostanze, ovvero una delle feste più importanti dell'anno liturgico. Approfittare delle circostanze per fare un discorso quasi quasi partitico. Beh, insomma...». Beh, insomma. Lei è sempre una lingua scomoda. Anche per la Lega... «Ma queste cose io le dico da cattolica». E da leghista che dice? «Che siamo alle solite. E' rimasta solo la Chiesa cattolica a non capire che la Lega sta dando una carta all'Italia, ima carta per ricostruire, non per dividersi». Ugo Bertone «Come fa a essere fiero di questi decenni di degrado?» In alto, mons. Martini A lato, Pivetti A destra mons. Ruini

Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Maroni, Pivetti, Provo, Ruini

Luoghi citati: Italia