«Ma io non ne so niente» di Renato Ambiel

«Ma io non ne so niente» «Ma io non ne so niente» Un ingegnere con la passione degli affari e delle automobili NOVARA. «La procura ha chiesto il mio rinvio a giudizio? Non ne so nulla. Me lo dice lei. Ne parlo con i miei avvocati, poi se è il caso...». E' questa la prima reazione, a caldo, dell'ingegner Umberto Cattaneo raggiunto col telefonino in Liguria dove si trovava, ieri pomeriggio, per lavoro. La notizia dell'iniziativa dei giudici torinesi ha fatto rapidamente il giro della città. I novaresi, impegnati nelle ultime compe¬ re natalizie, non hanno dato molto peso alla cosa. «Cattaneo? Quello degli impianti termici? Il cognato del Presidente?». No, il nipote. Il progettista. Quello che non si è mai occupato di politica. «Non lo conosciamo. Però è sempre uno della famiglia». Sono i commenti sul corso Cavour, stipato di gente, all'ora del passeggio. Anche in quest'occasione non si smentisce la tradizionale riservatezza della città. Più tardi, rientrato nel suo studio, in Baluardo Quintino Sella 24 (nello stesso prestigioso stabile, ha sede anche l'azienda paterna di impianti termici) l'ingegner Umberto dirà di aver parlato con l'avvocato Zaccone di Torino. «Non ne sa niente neanche lui. Fino a quando il difensore non riceve comunicazioni, meglio non fare commenti. Voglio sapere se è già stata fissata l'udienza preliminare. Ne parleremo a tempo debito». E' più loquace, ed esplicito, il sindaco leghista della città, Sergio Menisi: «L'ennesimo fatto di malcostume politico. Ne prendiamo atto. Una vicenda piuttosto emblematico e spiacevole, allo stesso tempo, perché comunque finirà per coinvolgere anche i legami di parentela che in quella famiglia sono piuttosto forti». Lo sono sicuramente anche se Umberto Cattaneo, 50 anni, figlio di Gaudenzio e Concetta Scalfaro, (la sorella del Presidente), ultimogenito di quattro fratelli, con la politica non ha mai avuto a che fare. Gli amici della corrente, anzi, un tempo lo rimproveravano: «Se venissi qualche volta anche tu a dare una mano, invece di pensare solamente al lavoro e alle automobili». Umberto, invece, non è rimasto neppure nella solida azienda paterna. Si è messo in proprio. Oggi è titolare di un avviato studio di progettazione con una decina di collaboratori. Lavora, studia, progetta, sovrintende alla realizzazione di impianti elettrici, termici, di condizionamento in mezza Italia. Nel settore privato e pubblico, con particolare predilezione per quest'ultimo. Sposato, senza figli, Umberto è un giovane brillante. Frequenta il circolo di tennis più esclusivo della città, l'ex Unuci. Al Rotary invece lo vedono poco. Qualche volta allo stadio, per stare con gli amici. Ama le auto di grossa cilindrata. Prima una «Porsche», adesso un «Bmw». Ha la passione per lo sci. Gli piace il lago. Il padre Gaudenzio possiede una casa a Stresa, dov'è stato anche sindaco dopo la presidenza della provincia. Il padre sì, è uomo di spicco della de novarese anche se adesso ha mantenuto pochi incarichi. L'ultimo, la presidenza del Consorzio per l'università, l'ha lasciato appena la settimana scorsa. Un altro figlio, Paolo, è assessore all'ambiente in provincia. Umberto no, lui è di un'altra pasta. «Mi creda, la concussione non si confà al suo modo di vita. Semmai è un po' sbruffone, sempre pronto ad aiutare gli amici ed a promettere un interessamento...». E' il commento di chi lo conosce bene. Renato Ambiel Umberto Cattaneo, nipote del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, è stato citato a giudizio per tentata concussione assieme ad un componente del Coreco di Asti

Persone citate: Cattaneo, Concetta Scalfaro, Oscar Luigi Scalfaro, Quintino Sella, Sergio Menisi, Umberto Cattaneo, Zaccone

Luoghi citati: Asti, Italia, Liguria, Novara, Stresa, Torino