Prendi Telefortuna e fai Carosello di Fulvia Caprara

Tutto per ricordare agli abbonati di pagare il canone Invece del solito annuncio burocratico si è pensato di coniugare intrattenimento e narrazione a episodi Prendi Telefortuna e fai Carosello Tutto per ricordare agli abbonati di pagare il canone ROMA. Prendere il genere intrattenimento in diretta, mescolarlo con la situation-comedy, aggiungere un pizzico di nostalgia e ricoprire il tutto con uno strato di comicità: è la nuova ricetta con cui la Rai, dal prossimo 28 dicembre fino al 14 febbraio, servirà su tutte le reti il tradizionale appuntamento di Telefortuna. Lo scopo è sempre lo stesso, invariato negli anni: ricordare la scadenza del canone agli abbonati vecchi e nuovi; ma la veste (firmata dalla struttura Promozione Immagine della Rai) stavolta è diversa e piuttosto originale. Nell'arco dei due minuti di Telefortuna succederanno infatti un sacco di cose: nella prima parte sarà sviluppata la storia di un dipendente dell'azienda «teleromanzologo» (l'attore Stefano Antonucci) costretto da una serie di circostanze a trasformarsi in conduttore del programma e ben contento di poter dare finalmente libero sfogo alla sua travolgente passione per gli sceneggiati della vecchia Rai. Nella seconda parte del mini-programma, costruito un po' come un vecchio Carosello, saranno date informazioni sui meccanismi del concorso di Telefortuna '94 e sui nomi dei vincitori. Ogni settimana verranno estratti a sorte due vecchi abbonati e uno nuovo: purché in regola con il canone, i tre potranno aggiudicarsi il «posto in prima fila» alla serata conclusiva del prossimo Festival di Sanremo. «Di fronte a Pippo? - si chiederà incredulo Antonucci -. Ma che dico? In braccio a Pippo!». «Invece del solito annuncio burocratico - spiega Guido Barlozzetti che con Marina Pizzi è autore dell'appuntamento quest'anno si è pensato di costruire una piccola proposta curiosa che coniuga l'intratte¬ nimento con la narrazione a episodi. L'intenzione è sdrammatizzare e rendere gradevole la scadenza dell'abbonamento, il tutto promuovendo un evento come Sanremo che, come si sa, è fra quelli che raccolgono il maggiore ascolto dell'anno». In onda per tre volte al giorno su ogni rete subito dopo i telegiornali, quando l'ascolto è particolarmente elevato, il programma (le scenografie sono firmate da Mimma Aliffi) sarà ambientato, nella sua prima parte recitata, in uro «studio-cripta arredato in stile Anni 60». Stefano Antonucci osserverà i suoi sceneggiati preferiti sul kromakey e interagirà con essi: si vedranno spezzoni di classici come «I Promessi Sposi» e «Il Conte di Montecristo»; «La freccia nera» e i «Fratelli Karamazov»; «La cittadella» e «Il Circolo Pickwick». Racconta Barlozzetti: «Approfittando del mancato arrivo di una fantomatica annun¬ ciatrice ogni volta, per cause disparate, impossibilitata a svolgere il suo compito, il "teleromanzologo", che per lavoro deve cercare brani di sceneggiati, giocherà con i titoli più famosi della nostra tv». Esempi? Lo si vedrà nuotare in tenuta da nostromo, con tanto d'impermeabile giallo canarino, nel mare dell'«Isola del tesoro»; oppure lo si potrà seguire mentre, inutilmente vestito a festa, si recherà al matrimonio de «I Promessi Sposi». Il pubblico dovrebbe essere agganciato da un misto di elementi: i risultati della gara di Telefortuna, gli scherzi di Antonucci, la curiosità di rivedere pezzi storici del patrimonio Rai. D'altra parte il «Jurassic Park» della televisione è di gran moda quest'anno in Viale Mazzini: oltre a Baudo con il suo «C'era due volte», sono vari quelli che hanno pensato di fai rivivere sul piccolo schermo i dinosauri della tv di una volta. Se l'esperimento funzionerà potrebbe delinearsi l'eventualità di un futuro: «Abbiamo la piccola ambizione che il programma possa in seguito trasformarsi in una striscia quotidiana, valida anche alla fine del concorso». Fulvia Caprara Umberto Orsini in una scena di qualche anno fa quando interpretò lo sceneggiato «I fratelli Karamazov»

Luoghi citati: Roma, Sanremo