La tigre Di Centa graffia a fondo

Il maltempo blocca la Compagnoni, ma un'altra azzurra vince sulla neve Il maltempo blocca la Compagnoni, ma un'altra azzurra vince sulla neve La tigre Di Cento graffia a fondo Battute russe e Belmondo (5à) sui 15 km a Dobbiaco «Forse questa è stata la gara più bella della mia vita» DOBBIACO. Poteva essere un altro giorno di gloria per Deborah Compagnoni. Ma la «star» valtellinese è stata bloccata a Flachau al rientro nel SuperG, specialità che l'aveva vista campionessa olimpica, dalla spostamento a oggi della gara (gli uomini gareggiano a Lech, ancora in Austria, nella stessa disciplina), sempre che il maltempo non continui a fare brutti scherzi. Lo sci azzurro, tuttavia, ha vissuto egualmente una giornata straordinaria grazie al fondo. Tra i boschi e lungo gli interminabili falsipiani cari al compositore boemo Gustav Mahler, che in Val Pusteria trovava l'ispirazione per le sue sinfonie, tutti aspettavano - a dire il vero Stefania Behnondo. Invece è stata la sua grande rivale Manuela Di Centa a fare cadere dal trono la regina della Coppa del Mondo, la russa Elena Vialbe. Manuela - soprannominata la Tigre di Paluzza - non è nuova a grandi imprese da quando, a 19 anni, si classificò ottava ai Mondiali di Hohnenkollen. Sino ad arrivare alle sue due vittorie in Coppa del Mondo, a Pontresina in Svizzera e a Solleftea in Svezia nel 1990, e alle medaglie individuali e in staffetta ai Mondiali e alle Olimpiadi. La Di Centa ha 30 anni, è una bella donna che con intelligenza, proprietà di linguaggio e «charme» ha saputo incantare più volte nel Circo Bianco. Da Paluzza, in Carnia, ieri era arrivato mezzo paese per vedere all'opera sulle nevi italiane di Dobbiaco la guardia forestale più corteggiata d'Italia. Nonostante abbia passato una vigilia travagliata (prima le cure del dottor Messermann a Como per risentimenti muscolari, poi una veloce apparizione sulla pista a provare sci) la «Manu» è stata protagonista della più bella gara della sua vita a tecnica classica sui 15 km. Lo ammette lei stessa: «Forse non mi sono mai sentita soddisfatta dopo una gara come oggi. Non dimenticate che dopo l'intervento in Finlandia al tendine del piede destro e i miei problemi per la tiroidite di Ashimoto, che curo tuttora, per la medicina normale e non quella sportiva avrei dovuto smettere, come volevo fare dopo i Giochi '92. Poi in una vacanza in Brasile ho trovato la voglia di continuare». L'atleta earnica è stata sempre in testa se non ai 1900 metri, nel tratto più pianeggiante, quando concedeva 2 secondi alla Vialbe. Poi l'azzurra ha accelerato, ha messo 15 secondi di distacco fra sé e tutte le avversarie. Cresceva nel finale la Egorova che riduceva negli ultimi 2 km da 14 a 8 i secondi di ritardo. Ma la Di Centa resisteva, entusiasmante, fra tricolori al cielo e tifosi in delirio. E per le russe (sei nelle prime otto...) era disco rosso. La Belmondo chiudeva in giornata negativa - quinta a l'20". Ora la piemontese è terza in Coppa dietro a Vialbe e Di Centa. Oggi le due azzurre correranno insieme alle 9,30 la staffetta a tecnica libera con Par-uzzi e Dal Sasso (ieri 23a e 25a) e non con la Vanzetta lontana dalla migliore condizione. A mezzogiorno in programma anche lo spettacolo della 15 km maschile con partenze a inseguimento e pattinando sugli sci, dopo la 10 km classica di Coppa disputata ieri. Il kazako Vladimir Smirnov con skiman vicentino, Domenico De Guio, alla sua undicesima vittoria, dovrà difendere i 18" di vantaggio conqui¬ stati dal finlandese Isometsa e dal norvegese Siversten e i 21 secondi dallo svedese Jonsson e dal finlandese Mylilla. Chiamati a un grande recupero saranno i norvegesi (al secondo grossolano errore di sciolina consecutiva) con Daehlie 7° e Ulvang 23° e gli azzurri, positivi solo con Fauner (ottavo a 39"), un affaticato ma tenace Albarello (13° a 49") e Valbusa 20°. Gli italiani, più bravi a pattinare che a spingere sui binari ghiacciati, possono puntare al podio con l'emergente Silvio Fauner di Sappada, prossima sede nel dicembre '94 di Coppa del Mondo. Cesari no Ceri se t X La Di Centa ha 30 anni è nata a Paluzza in Carnia e scia praticamente da bambina Con il successo di ieri si è inserita al secondo posto in Coppa alle spalle della russa Elena Vialbe