«Bill tradiva Hillary lei vomitava oscenità»

«Bill tradiva Hillary «Bill tradiva Hillary \^\ VOItlÌfOVO OSCCUltà» GUARDASPALLE IL RACCONTO i WASHINGTON I L componente da noi più Li detestato di tutta la famiglia era sicuramente Hillary», ha raccontato éW!American Spectator l'agente Larry Patterson. Benché sia la rivista sia le due guardie del corpo (Patterson e Roger Perry) lo neghino, è possibile che i due abbiano ricevuto denaro in cambio della loro loquacità. Ma i due sono probabilmente sinceri quando dicono che a spingerli a parlare è stata, oltre che «la preoccupazione per la pubblica integrità», la rabbia per «essere stati trattati come cani» dalla Prima Famiglia. In questo Hillary era più colpevole di Bill, a quanto sembra, e le due guardie del corpo hanno rivelato con vindice piacere che, alla «mansioni) del governatore, appena Clinton partiva, arrivava Vince Foster, l'amico di famiglia misteriosamente suicidatosi nel luglio scorso dopo i primi disastrosi sette mesi alla Casa Bianca. Patterson e Perry hanno raccontato che i due si facevano spesso accompagnare in un cottage dove rimanevano a lungo soli, che hanno visto Vince e Hillary baciarsi in bocca a un semaforo e che una sera in un ristorante «lui le strizzò entrambe le chiappe con le mani», passando a lavorare subito dopo più in alto, sotto il reggipetto. Dicono di odiare Hillary non solo per la prepotenza con cui li trattava, ma anche perché, sapendo tutto dei tradimenti del marito, faceva finta, quando poteva, di non vedere perché interessata esclusivamente al potere che il marito le garantiva. Hillary mandava le guardie del corpo in farmacia a comprarle i Tampax. Una volta li aggredì con queste parole: «Quante volte ve lo devo dire che voglio quella f... bandiera sventolare sulla mansion dalla f... alba al f... tramonto di ogni f... giorno?». Non aggrediva, naturalmente, solo le guardie del corpo. Ag¬ grediva anche Bill, soprattutto, però, quando faceva una gaffe politica. Una sera, dopo un dibattito televisivo andato male, la sentirono mentre gli urlava «motherfucker» e «cocksucker», che, con un certo imbarazzo, si potrebbe tradurre «f...-madri» e «succhia-c...». Erano le stesse parole che le guardie del corpo la sentirono urlare una notte in cui, inusualmente, Hillary interruppe il suo sonno pesante e scoprì che Bill non era a casa. Andò su tutte le furie, mentre Patterson si precipitò a telefonare a Clinton a un numero dove sapeva di trovarlo. «0 mio Dio, o mio Dio», rispose Bill, aggiungendo che sarebbe arrivato subito a casa. Hillary lo aspettava alzata e, quella volta, perse il controllo. I tradimenti, certamente, non le piacevano, ma ormai ci si era abituata. Detestava essere umiliata pubblicamente. Anche una donna di ferro perde la pazienza. Patterson sentì una volta Hillary urlare a Bill: «Guarda che io ho bisogno di essere scop... più di due volte all'anno». Un'altra volta, a una festa, si avvicinò a Bill intento a parlare con una signora e disse forte: «Abbassa l'ucc..., Bill. Non puoi mica fartela qui». Fino al giorno della partenza dall'aeroporto di Little Rock, quando la prima coppia partì per venire alla Casa Bianca e Hillary occhieggiò una nota amante di Bill. «Cosa ci fa qui, quella puttana?», disse forte. Sembra che le esplosioni di ira e il turpiloquio siano una caratteristica dei Clinton. Lui, una volta, spaccò il lunotto della limousine scaraventandogli contro una mela; un'altra fece a pezzi, calpestandolo, un telefono portatile; un'altra rovesciò un'intera tavolata tirando un capo della tovaglia. Un'altra volta, poiché Michael Dukakis non aveva apprezzato il suo peraltro disastroso discorso di presentazione alla Convention democratica dell'88, disse forte: «A quel piccolo greco gli spaccherò il c...». E' noto il suo riferimento a Mario Cuomo come «mafioso» in una telefonata registrata alla Flowers. Non si sapeva, però, che Clinton, per quanto affascinato dai Kennedy e oggi assiduo corteggiatore del senatore Ted, disse, riferendosi alla tragedia di Chappaquiddick in cui morì affogata la povera Mary Jo Kopechne: «Quello è uno che non sa neppure traghettare una puttana al di là di un ponte». [p.p.] «Quella donna ci trattava come cani E al marito perdonava tutto per sete di potere» In alto a destra, il presidente Qui accanto, Hillary in compagnia del marito [FOTO EPA-ANSA-AFP]

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