Un'altra maratona alla domenica perché il pubblico non è tutto uguale di Alessandra Comazzi

r TIVÙ' & TIVÙ' Un'altra maratona alla domenica perché ilpubblico non è tutto uguale GUARDALA lì, un'altra maratona domenicale. Ma no! Ma non si era stabilito (cioè, la dittatura dell'ascolto l'aveva stabilito) che le maratone avevano fatto il loro tempo, e che i contenitori onnicomprensivi erano costretti a lasciare il posto a programmi minimali e brevi? La verità è che non ci sono regole, sotto il sole della tv, e quando un'idea ce l'ha Michele Guardi, l'inventore di «Scommettiamo che?» e dei «Fatti vostri», bisogna sempre farci molta attenzione, perché di solito le sue sono idee che funzionano. La maratona della domenica di Raidue si divide in tre fasi: dalle 7 alle 10 del mattino; dalle 12 alle 13 e dalle 14 alle 16,20. Conduce Alessandro Cecchi Paone, che un sondaggio ha decretato come il più sexy fra i giornalisti italiani. Il mattino lo accompagna Paola Perego. Come sia possibile che alle 7 della domenica ci siano persone che già si attaccano al telefono e chiamano la tele, conti1 nua ad avere, a filo di buon I senso, dell'incredibile. Ep¬ pure accade. A quell'ora, tra l'aroma del caffè e, forse, il giornale aperto sulla tavola, bisogna indovinare una canzone irradiata da un hi-fi, da un juke boxe o da un fonografo a tromba: un aiutino, per favore, sì, no, è impossibile, grazie, siete molto gentili. Buona domenica e buon Natale, arrivederci. C'è anche un frate, frate Sisto, che dà buoni consigli di vita pratica, per esempio sul come eliminare le macchie dalle pentole, o dalle tovaglie (abbiamo imparato anche noi: bicarbonato, acqua ossigenata, sale, limone, ma non tutto insieme...). Ci sono i collegamenti con i telegiornali né mancano le curiosità e i casi umani, persone che si perdono, si ritrovano, si raccontano. Cecchi Paone, ci potete scommettere, è amabile, ed encomiabile è il suo spirito di servizio: accollarsi tutte quelle ore di trasmissione, e quell'inizio all'alba, di domenica, non è un sacrificio? Qualcuno dirà che il lavoro disagiato è un'altra cosa, ma insomma, non si può negare che il giovanotto Cecchi Paone (32 anni dichiarati ieri) si dà da fare. Il programma è, come tanti altri del genere, perfettamente inutile. Eppure, una telespettatrice al telefono ha dichiarato che «In famiglia» le dà molta serenità. Si sa, le cose non hanno per tutti lo stesso significato. E soprattutto per molti spettatori il piccolo schermo è una gran compagnia. Non sarà il massimo, ma che cosa vuole, signora mia, è meglio che star proprio da soli. E poi è questione, come si dice, di target, cioè di tipo di pubblico. Di pomeriggio, per esempio, come potrebbe competere «In famigliar con «Quelli che il calcio»? Un gioco contro un programma vero e strutturato, un indovinello contro un cervello? E invece compete, perché siccome non siamo tutti uguali, la televisione ne tiene conto facendo spazio a tutti. Bene bene. Poi però arriva Beppe Grillo e supera ogni gusto personale. Visto che è possibile? Alessandra Comazzi

Persone citate: Alessandro Cecchi Paone, Beppe Grillo, Cecchi Paone, Michele Guardi, Paola Perego