Telefoni un cellulare per due
Anche in Italia arriva la concorrenza. Ad aprile si conoscerà il nuovo avversario della Sip Anche in Italia arriva la concorrenza. Ad aprile si conoscerà il nuovo avversario della Sip Telefoni, un cellulare per due Pagani ha aperto la gara sul secondo gestore ROMA. Sboccerà in primavera il secondo gestore di telefonini Gsm, e con il suo arrivo nascerà finalmente anche in Italia la concorrenza nel settore del radiomobile. Il ministro delle Poste Maurizio Pagani ha illustrato ieri la tabella di marcia per la gara che deciderà il secondo gestore. Entro il 15 gennaio i concorrenti dovranno presentare le domande di prequalificazione, dopo due settimane verrà deciso chi ha i requisiti per partecipare alla gara vera e propria. Per febbraio i «promossi» dovranno presentare le loro offerte, ed entro fine aprile - dice Pagani - il ministero dovrebbe prendere la sua decisione. A quel punto il vincitore avrà diciotto mesi di tempo per offrire il suo servizio e dovrà garantire in questa prima fase la copertura di almeno il 40% del territorio nazionale e quella di tutti i capoluoghi di regione. Le frequenze previste verranno assegnate al nuovo gestore «entro sei mesi dal rilascio della concessione», e il nuovo concessionario potrà averne delle altre «in relazione all'evoluzione tecnologica del sistema radiomobile, a condizioni da definirsi successivamente». Il bando di gara, che sarà pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale, stabilisce che alla prequalificazione possano partecipare aziende e consorzi italiani e stranieri purché abbiano sede in Italia e un capitale di almeno 200 miliardi. Assieme alle domande i concorrenti dovranno presentare un bel po' di documenti: «I bilanci degli ultimi tre anni del concorrente e, in caso di consorzi, anche delle imprese che ne fanno parte, nonché dichiarazioni bancarie idonee a dimostrare la disponibilità di mezzi finanziari sufficienti a garantire gli investimenti necessari alla realizzazione delle infrastrutture per la gestione del servizio». Ma dovranno anche illustrare altri impianti che eventualmente abbiano già realizzato, le tecnologie che hanno a disposizione, e la struttura tecnico-commerciale che intendono adottare. Nei prossimi giorni, poi, il governo nominerà un consulente - si tratterà probabilmente di una grande banca d'affari straniera che dovrà decidere e dirigere la procedura di gara. Il secondo gestore avrà una concessione per quindici anni (in linea con quanto stabilito dalla maggior parte dei Paesi Cee) per esercitare in regime di concorrenza il sistema Gsm, ossia il sistema digitale che permette di utilizzare lo stesso apparecchio e lo stesso numero in tutta Europa. Restano però aperte due questioni fondamentali: il cosiddetto «roaming» (ossia l'utilizzo da parte del secondo gestore della rete Sip per quelle zone che non riuscirla a coprire con i propri mezzi) e la richiesta di indennizzo da parte dello Stato che la Sip chiede con insistenza. Secondo la società pubblica, infatti, l'apertura al secondo gestore fa cadere un diritto di esclusività che essa considerava acquisito fino al 2012. Una posizione, quella della Sip, che non è condivisa dall'Autorità antitrust, secondo la quale la Sip non ha invece diritto ad alcun indennizzo. Tra il ministero e la Sip si aprirà così un negoziato, che dovrà decidere prima di tutto, come ha detto ieri Pagani: «Se il servizio Gsm rientra nell'attuale concessione alla Sip». Ieri, intanto, si è fatto un altro passo in avanti verso il riassetto delle telecomunicazioni. La commissione Lavori pubblici e Comunicazione del Senato ha approvato il decreto Iritel, che dovrebbe passare domani in aula. Il decreto dà attuazione alla delibera Cipe dello scorso aprile, indirizzata a costituire un gestore unico delle telecomunicazioni (Telecom Italia), nel quale andranno a confluire tutte le concessionarie del settore: Sip, Italcable, Telespazio, Iritel e Sirma, e concede la facoltà al ministro delle Poste di prorogare fino al termine del '94 la concessione all'Iritel per attuare il riassetto del settore. E sempre per quanto riguarda le alleanze nel settore delle telecomunicazioni, il ministro dell'Industria Paolo Savona ha detto che «stiamo esaminando ogni proposta senza preclusioni», pur affermando che un accordo che tenesse fuori la Olivetti «non sarebbe coerente con gli auspici del governo». Francesco Manacorda Il bando riguarda una concessione di quindici anni per la rete Gsm LA MAPPA DE! CONCORRENTI OLIVETTI 51,0% BELL ATLANTIC 16,6% CELLULAR COMMI. 14,7% SWEDISH TELECOM 9,7% SHEARSON-LEHMAN 8,0% j PRONTO ITALIA j ETRA FININTEL* 75% VODAFONE 25% *51% FIAT E49%FININVEST | PACIFIC 1 GRUPPOENI 48% J | j TELESIS 40% i BELL SOUTH 29% I \ PRONTO ITALIA \ prfmAFIN 12% li t HOLDING 60% l ™™ U'° \ I MILLICOM-KINNEVIK 11% | Il ministro delle Poste Maurizio Pagani wmmmmmm i
Persone citate: Francesco Manacorda, Maurizio Pagani, Paolo Savona
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