I filosofi alla ricerca di E.T.

VITA NEL COSMO VITA NEL COSMO I filosofi alla ricerca Intanto la Nasa taglia i fondi SCAFFALE Emergenze planetarie Che fare IN Scienza alla radio «Palomar» si rinnova Su Radio 3, alle 16,30, dal lunedì al venerdì, 45 minuti di scienza in diretta. L'unico programma di informazione scientifica della radio, diretto da Daniela Rècine, ha ormai una tradizione consolidata di vari anni: oltre all'autorevolezza degli ospiti, gli ascoltatori ne apprezzano i ritmi, che consentono ragionamenti approfonditi, evitando la nevrosi tipica di altri programmi fatti di poche battute superficiali e stacchi musicali. Senza rinnegare questa tradizione, dal 13 dicembre «Palomar» si rinnova. A condurre dagli studi di Roma sarà stabilmente Rossella Panarese. L'argomento affrontato non sarà sempre monografico ma potrà suddividersi in due o tre servizi. Rimarranno i collegamenti con i più noti giornalisti scientifici italiani, ma il loro intervento sarà più focalizzato sulle loro competenze specifiche. A segnare la svòlta, il nuovo sottotitolo della trasmissione: «La scienza che cambia il mondo». Un punto di vista, quindi, attento all'influsso che scienza e tecnologia hanno su Ognuno di noi e sulla società. Il betacarotene arma anticancro Uno studio condotto in Cina per la prima volta su una vasta popolazione (30 mila persone tra i 40 e i 69 anni) ha confermato la capacità del betacarotene, associato a vitamina E e selenio, di ridurre l'incidenza e la mortalità per cancro. Giornata Copernicana all'ateneo di Padova Il 10 dicembre all'Università di Padova un convegno ricorderà i 450 anni dalla morte di Copernico e dalla pubblicazione del suo «De revolutionibus». Cernobil 7 anni dopo Conseguenze mediche Il 10 e l'I 1 dicembre, all'isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia, si terrà il primo workshop internazionale dedicato ai problemi di oncologia, in particolare il cancro della tiroide, i linfomi e le leucemie, a sette anni dall'incidente nucleare di Cernobil. conseguenze inevitabili dell'evoluzione cosmica, diffuse in modo abbondante e uniforme tra le miriadi di galassie che compongono l'universo, come suggerito dall'uniformità delle leggi di natura, valide in ogni regione del cosmo, e dalla constatazione che la Terra è un pianeta con caratteristiche per nulla eccezionali. Altrettanta forza argomentativa ha però chi ritiene la vita esito di una cooperazione fra cause contingenti, consentite dalle leggi fisiche ma non da esse necessariamente implicate; esito fortemente improbabile, e verificatosi quindi presumibilmente nell'unica circostanza che ha dato luogo alla biologia terrestre. In secondo luogo: quali mezzi teorici e tecnologici sono a nostra disposizione per intraprendere 1 indagine? Esclusa. qualsiasi ipotesi di viaggio interstellare (sognato dalla fantascienza, ma impossibile allo stato attuale delle conoscenze), il progetto deve'rinunciare, per motivi analoghi, anche all'invio di sonde capaci di osservazione diretta. L'indagine è affidata, invece, a tentativi di ricezione, e bivio, di segnali elettromagnetici tali da suggerire la presenza di un messaggio intenzionale, contenente informazioni da decodificare. E così l'impresa potrebbe vedere alquanto limitatala sua possibilità di riuscita. In terzo luogo, i criteri che noi - «Homo sapiens», particolare specie vivente sviluppatasi entro un determinato intervallo di tempo, in una specifica regione del cosmo - possiamo escogitare nel tentativo di registrare la presenza di forme di vita aliene sono abbastanza «universali» da risultare adeguati? QUESTA volta il fisico Antonino Zichichi si rivolge al grande pubbli? co non dagli schermi televisivi ma con un libro di divulgazione. Letto con senso critico, è un libro interessante, benché la prima impressione, per lo stile e la varietà dei temi affrontati, sia di pagine raccogliticce, un tentativo di dare ordine e struttura a interventi preparati per le più diverse occasioni. In realtà, a parte l'ingenua difesa iniziale di una Scienza assoluta, che si può scrivere soltanto con l'iniziale maiuscola; il filo conduttore c'è, ed è quello delle emergenze planetarie tante volte affrontate ai seminari del" Centro Majorana di Elice, créa-/ tura dello stesso Zichichi. Troviamo così brevi capitoli sull'é;-! nergia, sull'inquinamento at-*1 mosferico, sul rischio di mutazioni climatiche, sul disarmo.' mondiale, sui proiettili còsmici: che minacciano la Terra (aster roidi e comete). La sezione seguente è invece un insieme di capitoletti che tentano di sinte-, rizzare tutta la fisica e l'astrofisica dal Big bang alle teorie di unificazione delle forze fondamentali della natura. Un'ambizione generosa, ma forse eccessiva. Antonino Zichichi: «Scienza ed emergenze planetarie», ■ Rizzoli, 315 pagine, 30.000 lire- Prezioso strumento di lavoro,', di studio, di ricerca, è quésto, trattato di Paolo Gioannini, di- rettore dell'Istituto malattiéin- ' fettive dell'Università di Tori-y no, e dei suoi collaboratóri. Il criterio di classificazióne' è eziologico: i vari microbi, virus, protozoi, miceti e così via» di ognuno dei quali sono descritti-' la struttura, le patologie provo» cate, l'accertamento diagnostico, la terapia, la profilassi. E,» ancora, un gran numero di tà-. belle, illustrazioni, schemi..' Studenti in medicina, specializ-, zandi in malattie infettive, me-, dicina intèrna, pediatria, microbiologia e igiène, ma diciamo pure tutti i medici di base,, trovano in questo libro una guida sicura nel campo in continua evoluzione delle malattie infettive, (u. d. a) Paolo Gioannini: «Trattato di' malattie Infettive», Minerva* Medica, 1316 pagine, s.l.p. Ci sono ottimi libri di astronautica che raccontano le imprese delle navicelle spaziali. E ci sono ottimi libri di astronomia che riportano le scoperte compiute da queste sonde. Mancava, invece, un libro che mettèsv se insieme le due cose, documentando gli straordinari pro^ gressi compiuti nell'esplorazione del sistema solare dagli Anni. 60 a oggi. Questo splendido vólume, curato da due ricercatori affermati e ottimi divulgatori come Margherita Hack è Alessandro Braccesi, e da un giornalista eccezionalmente esper- • to di astronautica come '^Giovanni Caprara, non dovrebbe mancare in nessuna biblioteca. Le sue bellissime fotografie, che ne fanno un atlante del XX secolo, sono probabilmente una delle conquiste culturali più importanti che il nostro tempo lascerà in eredità al 2000. . Braccasi, Caprara, Hack: «Alla scoperta del sistema solare», Mondadori, 260 pagine, 65 mila lire ; ' Hilary Putnam, professore ad* Harvard, è tra i numi tutelaridella filosofia e della logica matematica del nostro tempo. Con.' questo volume l'editore Adelphi conclude la presentazione ai lettori italiani delle sue opere più rappresentative. I Saggi spaziano dalla filosofia della scienza alla matematica, alla meccanica quantistica. Pagine non facili, ma sempre di grande fascino intellettuale. Hilary Putnam: «Matematica, materia e metodo», Adelphl, 350 pagine, 78 mila lire ,. ■ Tre strenne intelligenti per chi ama la natura, rispettivamente dedicate all'Oceano Indiano, al Marocco e a quell'ecosistema minacciato che sono le barriere coralline (quest'ultimo volume sotto l'egida di Greenpeace).. Belle immagini, ma anche testi agili e ben informati. Susan Wells e Nlck Hanna: «Barriere coralline», Calderlnl, 160 pagine, 65 mila lire*. «Meraviglioso Oceano Indiano» e «Meraviglioso Marocco», De Agostini, 120 pagine, 55 mila lire ciascuno Ottimisticamente si potrà rispóndere sì, se si ritiene che la nostra esistenza di organismi viventi sia inscritta in modo necessario nelle léggi scientifiche da noi formulate per descrivere la struttura dell'universo. Ma la risposta sarà negativa se si fa appello a una visione «copernicana» del móndo, nella quale l'uomo non ha alcuna centralità nei còsmo, e la sua prospettiva relativa e limitata non può ! essere automaticamente estesa a - eventuali forme di vita di cu» nulla conosce; ' ; . Non ci*sono risposte scontate o univoche a questi interrogativi. E' indubbio' però che nel decidere se tra gli obiettivi scientifici del prossimo futuro vi dovrà essere anche il tentativo di spezzare il silenzio che fino a questo momento ci viene dal cosmo per comprendere se questa nostra solitudine è soltanto apparente oppure è effettiva, dovuta all'unicità'della nostra esistenza - saranno molti gli elementi che dovremo valutare, e adottando criteri del tutto differenti da quelli utilizzabili in casi solo apparentemente analoghi. Questa scelta non può essere compiuta sulla base dei criteri impiegati, ad esempio, per stabilire se stanziare fondi per un grande acceleratore di particelle. Lì, infatti, un esito sperimentale divèrso da quello atteso non costituirebbe un insuccesso, ma sarebbe fonte di nuove, preziose indicazioni teori¬ che. Altrettanto inidoneo sarebbe il criterio, spesso adottato nel gestire le missioni spaziali, volto a valutare le ricadute tecnologiche dell'impresa: nel nostro caso, non sono richiesti accorgimenti particolarmente innovativi. Il valore di questo progetto è totalmente intrinseco. L'impegno che esso richiede è soggetto allò scacco dell'insuccesso; ma è, insieme, volto ad aprire possibilità di conoscenza che sono una sollecitazione intellettuale eguali. Alberta Rebaglia La sala prove per treni e metrò realizzata dall'Ansaldo a Napoli

Luoghi citati: Cina, Elice, Marocco, Napoli, Padova, Roma, Venezia