letture per amici e nemici

letture per amici e nemici letture per amici e nemici Nancy Brilli ALBERTO OLIVERIO: Regalerò agli amici un romanzo di Richard Ford, magari l'ultimo, Il donnaiolo. Sono un grande ammiratore di Ford, mi piacciono le sue analisi psicologiche, i suoi personaggi insignificanti solo all'apparenza, il suo modo di affrontare il problema dell'identità in una società che tende a omologare tutti. GIANFRANCO FERRE': Regalerei, un insolito libro di viaggi impossibili. Come per esempio Le Japon du XIX Siècle, di Christine Shimitzu. Oppure un particolare testo di cucina: Culinary Masterpieces, a cura di Nelson Atkins. Ovvero libri che vadano a «colpire» un interesse particolare, magari anche un pochino segreto, di una persona della quale conosco perfettamente i gusti. PAOLO MARZOTTO: Questo Natale voglio farmi un regalo su misura. Sono sicura che mi sarà utilissimo. Comprerò L'arte di avere sempre ragione di Schopenhauer, edito da Adelphi. LAURA BIAGIOTTI: Mi è capitato di rileggere pochi giorni fa I dolori del giovane Werther tradotto da Busi con un linguaggio fresco e rinnovato. Io regalerei questo libro a Segni e a Bossi, perché lo sfoglino con attenzione. Servirà loro a riflettere. In fondo gli sfoghi del giovane Werther sono simili alle interviste che rilasciano questi signori. DOLCE e GABBANA: Basta con la cultura strumentalizzata e i libri in politichese. Noi crediamo nell'immagine. Scegliamo l'ultimo volume dedicato a Avedon. Un vero capolavoro nel suo genere. Il destinatario sarà il nostro amico regista Federico Bragia. Siamo sicuri, lo apprezzerà. pppp Gi StMpastnale tachsunasedaun FILOSOFI Tra Hegel e Novalis Si sa che prima di essere preso da follia esistenziale Hegel era sonnolento e svogliato, preferiva i romanzi d'avventura alla lettura di Kant, giocava a tressette, coltivava equivoche amicizie femminili. Poi divenne crudele. Massacrò (teoricamente) Fichte, liquidò Schelling, suo amico e benefattore, si installò incontrastato a Berlino e, malgrado la loquela stentata, poco brillante, ebbe un successo straordinario, duraturo. Pochi sanno che Ludwig, il suo primo figlio, illegittimo, fu trascurato, indesiderato, e morì a ventiquattro anni. Può la grandezza filosofica combinarsi con varie meschinità e limiti umani? La Vita di Hegel. Gli anni eroici della filosofia di Hegel, nella nuova documentatissima biografia di Althaus (Laterza, pp. 548, L. 59.000) pone ancora questo classico problema, che nel caso di Hegel acquista dimensioni esemplari. Sulla figura e sull'opera di Friedrich Leopold von Hardenberg detto Novalis (come su molti pensatori piii o meno antichi) ha pesato a lungo il giudizio riduttivo di Hegel: tipica espressione dell'anima bella» ga e travagliata maturazione del distacco dal maestro Freud. E' la prima applicazione sistematica di una «logica della dualità» all'analisi psicologica. Nel libro ci sono anche una storia della psicologia dei tipi e un lessico psicologico e filosofico [Definizioni) che sono privi di equivalenti La traduzione è di Franco Bassani, l'introduzione di Mario Trevi. Una situazione paradossale della nostra cultura è l'impi 3scindibilità (quasi) assoluta della categoria di individuo, accanto alla sua assoluta inconsistenza logicoteorica. Come si è formata una simile impasse'* In Saggi sull'individualismo (Adelphi, pp. 361, L. 60.000) Louis Dumont, studioso di antropologia (specie quella indiana) rintraccia alcune origini oscure e conseguenze palesi dell'individualismo. Tutto inizia, sembra, dalla antica figura indiana del «rinunciante», l'individuo fuori dal mondo che si pone in rapporto con Dio. Di crai, per percorsi a quanto pare obbligati, si giunge al totalitarismo, e al ben noto sconvolgimento di idee e di storia che ne consegue. Che cos'è la psicoanalisi? Semplice, riduttiva, ma appropriata la romantica, «astratto» fino alla morte (il povero Novalis morì non ancora trentenne, e secondo Hegel proprio consumandosi nella «nostalgia trascendente») privo di mentalità sistematica; come se non bastasse: affetto da una pericolosa «assenza di interessi determinati», profondamente «avverso alla realtà». Questa Opera filosofica pubblicata da Einaudi (2 voli., pp. XLIII-620, L. 70.000; pp. 965, L. 85.000) è la prima versione integrale in un'altra lingua. Rivela, con la pubblicazione di inediti importanti, quanto fosse inadeguato il giudizio hegeliano. Emerge l'immagine di un pensatore completo, con vasti interessi scientifici e filosofici. I curatori dell'opera, Fabrizio Desideri e Giampiero Moretti, ritengono di poter concludere: «La filosofia di Novalis è una filosofia a tutto tondo, da considerarsi al pari di quella dei maggiori pensatori a lui contemporanei». SUL LETTINO Smontiamo l'Io Negli Oscar Saggi Tipi psicologici (Mondadori, 2 voli., pp. 531, 34.000) l'opera che costò a Gustav Jung vent'anni di lavoro e la lun¬ GIANNI VERSACE: A mia sorella Donatella, che ha un debole per l'arredamento e uno spiccato senso estetico, offrirò l'ultimo libro di Mongiardino: Architettura da camera. Lo trovo staordinario. Poiché Donatella adora anche i romanzi, ho deciso di comprare anche Addio mia concubina di Lilian Lee: sono certo che anche lei ne subirà il fascino. LUCIO DALLA: Come ginnastica dello spirito e della fantasia: ai miei amici adulti La passeggiata di Robert Walser per l'inquietudine che pervade la descrizione, senza giudizi, di una società in mutazione; ai miei amici più giovani, ai cuccioli di uomo, La pentola dell'oro di James Stephens per aiutarli a scatenarsi nel fantastico, come antidoto al mondo del computer. GIORGIO GABER: In casa non abbiamo l'usanza di scambiarci doni, a Natale. Comunque, proprio in questi giorni, ho regalato a mia figlia Dalia E Nietzsche pianse di Irvin Yalom. Perché, scherza Dalia, «papà dice che sono molto ignorante e questo è un libro che può insegnarmi ad affrontare la vita». FRANCESCO BACCINI: A tutti gli amici regalo libri. Soltanto libri. Di solito scelgo Kafka, perché mi piace. Ed è come quando senti un disco che ti pia¬ definizione di Foucault: nient'altro che una nuova forma di discorso, un modo di sedurre con le parole e di esaminare la seduzione esercitata dalle parole sulla vita. Forte di questo assunto John Forrester affronta in Le seduzioni della psicoanalisi (il Mulino, pp. 471, L. 50.000), con piglio chiarificante tipicamente anglosassone la filosofia francese degli Anni Sessanta e Settanta ispirata alla psicoanalisi. Uno dei risultati importanti del libro è l'illustrazione della affinità tra due grandi contemporanei, di tradizioni opposte: John L. Austin, un maestro della filosofia analitica del linguaggio; Jacques Lacan, un maestro del freudismo. MODERNITÀ* ce: cerchi di farlo ascoltare a più gente possibile. Lo stesso discorso vale per uno scrittore. ENRICO RUGGERI: Letteratura russa e tedesca, cinque libri favoriti: Le opinioni di un clown di Heinrich Boll, La morte di Ivan Il'ic di Tolstoj, I racconti di Cechov, I racconti di Dostoevskij, e Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse. IVANO FOSSATI: Il mio «libro di Natale» è II grande circo invalido di Marco Lodoli: «L'autore che preferisco, tra i giovani italiani». LUCIANO LIGABUE: Per Natale mi piacerebbe regalare Delitto e castigo di Dostoevskij a tutti gli italiani. Sarei anche disposto ad andare a consegnare ogni copia personalmente, porta a porta. GIANNA NANNINI: In questo periodo leggo In principio erano le mutande di Rossana Campo, mi diverte molto. A Natale, comunque, regalerei ad alcuni giornalisti un dizionario della lingua italiana. Penso che ne avrebbero un gran bisogno. GINO & MICHELE: Di questi tempi si impone un regalo al cavaliere Nero. Ci ha fatto sapere che si sente accerchiato da congiure comuniste, trame stataliste e pericoli rossi. Il libro è serio, piccolo, chiaro: persino uno Critica di Touraine In Critica della modernità (il Saggiatore, pp. 448, L. 50.000) di Alain Touraine, appare la posta più alta del pensiero attuale: come conservare il rispetto delle minoranze e delle differenze accanto alla salvaguardia dell'unità e della razionalità. Alain Touraine, un maestro della sociologia contemporanea, studioso soprattutto dei

Luoghi citati: Adelphi, Berlino, Segni