Feluche in guerra con «Bill il rozzo» di Paolo Passarini

Gli ambasciatori d'Occidente: a Juan Carlos appuntamento spostato 11 volte Gli ambasciatori d'Occidente: a Juan Carlos appuntamento spostato 11 volte Feluche in guerra con «Bill il rozzo» Rivelati i rapporti segreti washington DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Anche le ambasciate, come le società e gli esercizi commerciali, fanno dei resoconti annuali. Quelli dei diplomatici sulla piazza di Washington sono tristi, tetri e arrabbiati. A un anno dall'inizio della presidenza di Bill Clinton, sono partiti alla volta dei cinque continenti dispacci che suonano o come atti di accusa o come grida di allarme. Per tutti, sia pure a diversi livelli, risulta praticamente impossibile mantenere rapporti con la nuova amministrazione. Le parole ricorrenti nei rapporti di fine anno per definire il Presidente democratico, secondo confidenze anonime raccolte nelle più importanti ambasciate, sono «ignorante», «arrogante», «rozzo» e «indifferente». Le diplomazie si sentono snobbate. A un esame dei fatti, appare chiaro che le lamentele hanno un fondamento. E' un impasto di diversi ingredienti. C'è innanzitutto l'interesse prevalente che questo Presidente assegna alla politica interna rispetto a quella estera. L'effetto trasmesso alla burocrazia da questo atteggiamento politico di fondo comprende: una virtuale impossibilità di accedere a colloqui di un certo livello e, molto spesso, un trattamento infastidito. Vi sono a Washington delle rappresentanze diplomatiche che ormai, chiudendo, risparmierebbero solo danaro. I rappresentanti delle formalmente corteggiate «nuove democrazie» dell'Est Europa, per esempio, riescono solo molto raramente a avere contatti con funzionari di terzo livello. L'intera Africa è come non esistesse. La situazione è grave, tuttavia, anche per quanto riguarda i rapporti con i Paesi europei. Qualche diplomatico europeo arriva a dire che l'America e il Vecchio Continente sembrano essere ormai separati da un nuovo tipo di «cortina di ferro». I francesi non hanno praticamente alcun rapporto con l'amministrazione e sostengono che a Clinton, ormai, interessa solo l'Asia. Gli inglesi, abituati a «una relazione speciale» con gli Usa, cominciano a pensare che questa sia una storia chiusa. D'altra parte è successo recentemente che al ministro della Difesa inglese, Malcolm Rifkind, sia stato sbarrato l'ingresso alla Casa Bianca, nonostante esibisse un formalissimo invito. Il ministro ha potuto entrare solo dopo un imbarazzante intervento dell'ambasciatore Robin Renwick. Il trattamento riservato a re Juan Carlos di Spagna è stato ancora più umiliante. Arrivato a Washington in aprile, si è visto cambiare per 11 volte l'ora dell'appuntamento per un tè col Presidente. Paolo Passarini 7**^* Il presidente Clinton con la first lady Hillary e la figlia Chelsea (FOTO REUTER)

Persone citate: Bill Clinton, Clinton, Juan Carlos, Juan Carlos Di Spagna, Malcolm Rifkind, Robin Renwick

Luoghi citati: Africa, America, Asia, Europa, Usa, Vecchio Continente, Washington