Comune è guerra sui consulenti d'oro di Giampiero Paviolo

Lega contro giunta: «Il compenso è di un milione al giorno» Lega contro giunta: «Il compenso è di un milione al giorno» Comune, è guerra sui consulenti d'oro «Ma quali consulenti d'oro! Ci hanno fatto un bello sconto, glielo garantisco io». All'assessore Giorgio Donna non va a genio la parte del signor Bonaventura. Eppure un milione tondo tondo (anzi, «più Iva ove dovuta») lo versa ai professori impegnati nella riorganizzazione dell'azienda Comune. Un milione il giorno, per venti giorni. Uguale 20 milioni. La Lega Nord attacca: «Per fortuna l'assessore ha scritto in delibera che bisogna riconoscere come fondamentale il principio di economicità. In caso contrario chissà cosa sarebbe accaduto». La delibera ha per titolo «Costituzione di un gruppo di lavoro mirato alla realizzazione di un sistema per il controllo di gestione». Impegno di spesa: 56 milioni e qualche spicciolo. Di che si tratta, assessore? «Supponiamo che oggi occorrano cinque giorni per ottenere una carta d'identità e che io voglia ridurre questo tempo a 24 ore. Innanzi tutto lavoro su questo obiettivo, poi, una volta raggiunto, cerco di mantenerlo riducendo le spese». Moltiplicato per i mille rivoli della macchina Comune, un impegno di questo tipo mette in discussione un bel po' di miliardi. Ma richiede un'organizzazione aziendale che oggi non esiste. Ed ecco la «commissione di lavoro», presieduta da un dirigente della Ragioneria, com- posta da manager interni (che non percepiranno una lira in più) e rinforzata con sei consulenti esterni. Tra questi Oreste Volpatto, docente di Ragioneria pubblica a Economia e Commercio e Pier Vincenzo Bondonio, docente di Scienza delle finanze a Scienze politiche. Due luminari affiancati da collaboratori di prim'ordine. Volpatto e Bondonio guadagneranno un milione il giorno, gli altri 750 mila lire. Mario Borghezio, deputato del Carroccio, ha scritto al sindaco e inviato una interrogazione: «Mi chiedo se questa spesa fosse davvero necessaria, nel momento in cui il Comune taglia o riduce i servizi». Anche se svalutato, un milione fa sempre effetto: «D'accordo, ma queste persone lavoreranno per noi anche quando non saranno fisicamente presenti» replica Donna. Assessore, perché in delibera non ha indicato una cifra forfettaria? «Perché sono convinto di aver spuntato un ottimo prezzo e pensavo fosse giusto sottolinearlo. Invece si è rivelato un boomerang. Lo definisca pure un errore. Ma soltanto politico, non sono stato abbastanza furbo». L'utilizzo di consulenti è da sempre guardato con sospetto. Ci si domanda perché un'azienda con oltre 15 mila dipendenti e 70 capi-settori non riesca trovare al proprio interno le risor- se per migliorare economicità ed efficienza del servizio. Ma è un fatto che su questo punto altre giunte abbiano seguito la stessa strada di Donna. Ci provò Novelli (chiamando un'équipe di cui facevano parte Volpatto e Bondonio), ci provò Maria Magnani Noya (anno 1988), affidandosi ad una società che fatturò mediamente 700 mila lire più Iva per ogni giornata dei suoi tecnici. Gli esiti non devono essere stati entusiasmanti, se ora assistiamo al terzo tentativo: «Ma nel frattempo - dice l'assessore - è cambiata la legge sugli enti locali, si è fatto più forte il principio di responsabilità. Insom¬ ma, le condizioni sono diverse». I risultati? «Cominceremo a vederli nel breve-medio periodo» dicono a Palazzo civico. Ossìa presto. Ma non di solo «controllo di gestione» vivono i consulenti. Un'altra squadra è al lavoro per riorganizzare la dirigenza, il primo degli obiettivi tracciati da Valentino Castellani il giorno dell'insediamento. Ne fa parte il professor Rebora, specialista che la Bocconi ha già prestato alla riforma del ministro Cassese. Il Comune spenderà un centinaio di milioni. Questa volta la cifra è indicata a forfait. Giampiero Paviolo L'assessore: «Tariffe sotto la media per specialisti nella gestione aziendale» L'assessore comunale alle Finanze Giorgio Donna