Silenzi-Tentoni corazzieri del gol di Claudio Giacchino

34 Saralegui torna (forse per sempre) in Uruguay e il Toro ospita la Cremonese Silenzi-Tentoni, corallieri del gol In fondo al loro duello c 'è un sogno azzurro TORINO. Oggi Torino-Cremonese è anche, o soprattutto, Andrea contro Andrea. Ovvero, Silenzi contro Tentoni, bomber accomunati dal nome e da tante, curiose analogie. Sono gli attaccanti più alti della A con la stessa ciclopica statura (1,91); identico è il loro cammino verso la gloria pallonara, faticoso di lunga gavetta in provincia e lentissimo nell'ascesa dal limbo della C2 e CI al grande palcoscenico. Raggiunto da entrambi dopo una fermata luminosa in B: l'Andrea granata spopolò nella Reggiana, vincendo la classifica cannonieri con 23 gol. L'Andrea grigiorosso lo imitò a Cremona, andando a segno 16 volte senza l'aiuto di neppure un rigore. Però, le analogie non si fermano qua: l'uno e l'altro i cannonieri sognano di soppiantare Casiraghi in Nazionale. Il sogno è aiutato dal profumo d'azzurro che li attornia: più volte Sacchi ha spedito i suoi osservatori a seguire le prove degli Andrea goleador. Che uno dei due possa approdare alla corte dell'Arrigo è ipotesi tutt'altro che remota: ma chi l'avesse prospettata quest'estate si sarebbe sentito dare del visionario incompetente. Silenzi è diventato ciò che è dopo aver giocato tra i dilettanti dell'Ostia Pescatori, in C con la romana Lodigiani e l'Arezzo. Tentoni è la rivelazione dopo stagioni vissute a Rimini, Latina e Pesaro in C2: quattro campio- nati, totale di 22 reti. Pochine per sperare nel balzo verso i soldi e la fama del calcio cosiddetto più bello del mondo. Invece... Invece, due anni fa, l'Andrea eroe di Cremona ebbe la buona sorte di affrontare con il Pesaro la Carrarese allenata da Simoni. Sia a Pesaro che a Carrara finì 00, ma l'allenatore fu impressionato da quel lungagnone di 23 anni, quindi non più di primo pelo, abile in acrobazia e fulmineo nel contropiede. Così, a luglio, quando fu ingaggiato dalla Cremonese, lo chiamo con sé. «E' stato il mio colpo di fortuna - riconosce Tentoni - chissà, se non avessi incontrato Simoni forse sarei ancora in C. Spesso mi chiedono perché sono esploso tardi, e non so mai cosa rispondere». Però, quale esplosione. La critica ha paragonato il nuovo bomber a Gigi Riva: Simoni addirittura, proprio lui uomo misurato e nemico dell'esagerazione, ha detto davanti alla tv: «Sul contropiede Andrea è il più forte d'Italia». Riportiamo questi giudizi al diretto interessato, se la cava con una risata, con un «troppo buono» rivolto al suo pigmalione, con il sospiro: «Riva? Ero bambino quando lui giocava, ho visto qualcosina in cassetta». Ragazzo posato, maturo, dispiaciuto di non aver studiato («Ho fatto un corso professionale, per il pallone l'ho mollato»), Tentoni ha sinora segnato 7 gol e procurato tre rigori alla Cremonese. «Non li ho mai tirati, nemmeno in C: un po' perché sono emotivo, un po' perché con la palla ferma ho ancora qualche difficoltà; al contrario, non ho problemi se si tratta di calciarla in movimento, da qualunque posizione, in qualunque maniera. La mia dote migliore è la velocità. Il difetto? Manco di continuità, indulgo ancora troppo spesso alla pigrizia, tendo un poco a lasciarmi andare». Nella migliore tradizione vitellonesca, non per nulla Tentoni è di Rimini. «Comunque, sto vivendo un sogno e fantastico di ripercorrere le orme di Van Basten». Che l'Andrea sogni il Milan? E' possibile. Sentitelo: «Sono tifoso della Juve, oddio, forse avrei fatto meglio a non dirlo proprio alla vigilia del Toro; da bambino il mio desiderio più grande era indossare la maglia bianconera. Adesso, però, preferirei andare in altre squadre, il Milan, ad esempio, o l'Inter». E' sicuro che il bomber a fine stagione lascerà la Cremonese, il presidente Luzzara è subissato di offerte multimiliardarie, dice: «Faremo un affarone, come dieci anni fa quando cedetti Vialli alla Samp». Intanto, Tentoni insegue l'America e oggi dovrà battere la concorrenza di Silenzi: «Sarebbe stupenda una doppietta, fuori casa non ne ho ancora fatte». E' quindi avvertito Mussi, che dovrà marcarlo. «Tentoni toccherà a lui, il nostro difensore più veloce» rivela Mondonico che schiererà un Toro a trazione anteriore con Carbone e Francescoli insieme. Oggi Saralegui torna in Uruguay: «Forse non tornerò - ha detto -. Potrei sistemarmi in Argentina, al River Piate o al Newell's, la squadra di Maradona». Claudio Giacchino silenzi tentoni 9 GIOCO AERE0 6 7 DESTR0 7 6 SINISTR0 7 7 DRIBBLING 8 7 VEL0CITA' 8 8 P0TENZA 7 7 SENSO TATTIC0 7 51 totale 50 Silenzi 11 gol con 2 rigori Tentoni, 7 reti senza rigori