Olivetti riprende il dialogo di F. B.

Olivetti/ riprende il dialogo Olivetti/ riprende il dialogo Martedì l'incontro, venerdì da Giugni ROMA DAL NOSTRO INVIATO Una corsa a Roma, una chiacchierata di quattro ore in via Flavia, ospiti del ministro del Lavoro. E alla fine Gino Giugni fa il miracolo. I 2000 licenziamenti (li chiamano «esuberi») restano per ora congelati. I rappresentanti di Fiom, Firn, Uilm e la delegazione aziendale torneranno a incontrarsi il 14 dicembre alle IO del mattino (quasi sicuramente a Roma, in piazza di Spagna) e tre giorni dopo faranno il punto della trattativa alla presenza del ministro. L'impasse è superato e sul «caso Olivetti» si torna a discutere. E' questa l'unica vera no¬ vità perché nessuna delle due parti ha fatto marcia indietro. Per l'azienda, anche se ufficialmente non se ne parla, le «eccedenze» restano le stesse, mentre i sindacati sono sempre arroccati sulle loro posizioni. Vogliono certezze e temono che il gruppo guidato dall'Ingegnere faccia una scelta «sbagliata», quella di concentrarsi soprattutto sul personal computer (dove - dicono - il fatturato è in forte aumento ma i margini di utile sono minimi) abbandonando il settore dei «sistemi», quello a più avanzata tecnologia dove il «ritorno» degli investimenti non è certo immediato. Un'area - insistono ancora i sindacalisti (e qui trovano d'ac¬ cordo l'azienda) - dove si pagano le colpe, tra l'altro, di promesse e impegni non rispettati dallo Stato. Ma se le posizioni non cambiano, non c'è pessimismo. «La ripresa del confronto diretto dice Brenna, della Firn - è importante. Si riparte a bocce ferme. Adesso, forse, possiamo risolvere consensualmente i problemi dell'Olivetti e i problemi dei lavoratori». «La trattativa - si è limitato a dire il ministro Giugni al termine degli incontri con le due delegazioni - è ripresa - e c'è la possibilità di usare vari strumenti, compresi, spero, i contratti di solidarietà che rendono possibile una soluzione non cruenta». [f. b.]

Persone citate: Brenna, Gino Giugni, Giugni

Luoghi citati: Roma