Quant'è amaro l'elisir di O. G.

Quant'è amaro l'elisir Quant'è amaro l'elisir II Carignano esulta e scordagli incidenti *1B *1BTORINO. E' stato un grande successo il debutto dell'eeAffare Makropulos» al Carignano. Ma che successo sudato, quanto accidentato. La macchina teatrale di Luca Ronconi si è inceppata ai cambi di scena. Fatalità? Imprevidenza? Lo spettacolo ha esordito un mese fa al teatro della Corte di Genova con perfetta fluidità. Ma, arrivato a Torino, ha dovuto fare i conti con un palcoscenico più ristretto. Immaginiamo fosse previsto da sempre il ridimensionamento della bellissima scenografia di Carlo Diappi; ma - ci domandiamo - è possibile che i bravissimi tecnici del Teatro Stabile siano arrivati al debutto come Napoleone a Waterloo? Peccato per il teatro, per gli attori, per gli spettatori, che si sono rassegnati con generosa pazienza a uno spettacolo inevitabilmente più lungo del previsto e spezzato nel ritmo. Dispiace che il nostro Stabile, dopo il meritato trionfo di Genova, si offra alla propria città nel segno dell'approssimazione. Per fortuna il lavoro di Ronconi e dei suoi attori è stato più forte degli incidenti. E infatti, superate le parentesi nere dei cambi di scena, la recita riprendeva immediatamente quota e conquistava il pubblico con la vicenda paradossale della cantante Emilia Marty, che grazie a un elisir di lunga vita giunge stanca e svuotata alla ragguardevole età di 337 anni. Nel ruolo della protagonista Mariangela Melato è stata strepitosa. E bravissimi sono stati tutti gli altri: Carlo Montagna, Riccardo Bini, Vittorio Franceschi (che bella marionetta buffonesca), Luciano Virgilio, Ugo Maria Morosi, Valeria Milillo, Francesco Gagliardi, Elena Russo, Fabrizio Dardo, Massimiliano Mecca, Monica Mignolli. Gli applausi, alla fine, si sono trasformati in una festa interminabile, [o. g.]

Luoghi citati: Genova, Torino