La pasionaria molla l'Olp di Aldo Baquis

Si è ritirata dalla delegazione palestinese, «ora voglio dedicarmi ai diritti civili nei Territori» Si è ritirata dalla delegazione palestinese, «ora voglio dedicarmi ai diritti civili nei Territori» La pasionaria molla l'Olp Hanan Ashrawi: Arafat è un tiranno TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO L'incarico di Hanan Ashrawi in seno alla delegazione palestinese ai negoziati di pace con Israele è terminato. Lo ha annunciato lei stessa ieri a Ramallah, mentre voci insistenti affermano che all'origine del clamoroso ritiro a vita privata della più nota portavoce palestinese ci sono screzi profondi con il leader dell'Olp, Yasser Arafat. A diffondere ieri le voci di pesanti accuse della Ashrawi verso Arafat («E' un autocrate, vuol fare tutto da solo») è stata la radio svedese. Raggiunta ieri nella sua abitazione, la portavoce non ha voluto fare polemiche e si è limitata e delineare a grandi linee i suoi progetti per il futuro. Quello che le sta più a cuore in questo momento, ha detto, è consacrarsi all'organizzazione di un «Alto comitato» per la protezione dei diritti dell'uomo nei Territori. I negoziati bilaterali con Israele sono congelati del resto da mesi, e il ritorno delle delegazioni a Washington è previsto solo per la fine di gennaio. «L'avevo detto già all'indomani della firma degli accordi bilaterali fra Israele e Olp che vedevo il mio incarico concluso», ha ricordato la Ashrawi. Il suo bruciante disappunto per essere stata tagliata fuori dai negoziati segreti diretti fra Yitzhak Rabin e Yasser Arafat era stato allora condiviso dal capo della delegazione, Haider Abdel Shafi. «Alla mia età non ho la vocazione a fare da burattino», aveva esclamato Shafi, 73 anni, sbattendo la porta. E aveva abbandonato di fatto ogni trattativa con Israele. Nei mesi passati, è cresciuta la opposizione ad Arafat all'interno delle strutture dell'Olp. A quelli che, come Shafi, andavano da mesi accusando il vecchio leader di essere un autocrate, si sono aggiunti personaggi autorevoli, come il poeta Mahmud Darwish, il professor Eduard Said, esponenti dell'ex partito comunista e anche - più di recente - due degli artefici degli accordi con Israele: Abu Mazen (Mahmud Abbas) e Yasser Abed Rabbo. Le divergenze di opinione fra Arafat e la Ashrawi sono esplose solo nei giorni scorsi, durante una visita in Svezia. Secondo una fonte informata di Gerusalemme Est, Arafat era molto teso ed è andato su tutte le furie quando i padroni di casa lo hanno salutato come «Chairman» (ossia «Direttore», dell'Olp) e non come «President» (della Palestina). «La Ashrawi ha dovuto penare a lungo per calmarlo - hanno aggiunto le fonti - e poi gli ha detto che rinunciava a qualsiasi futuro incarico in seno all'Olp. Anche a quello, molto ambito, di "ambasciatrice" palestinese a Washington». In precedenza, hanno aggiunto le fonti, la Ashrawi aveva ricevuto dal governo svedese la promessa di un finanziamento di due milioni di dollari, destinato alla organizzazione dell'«Alto comitato» per i diritti civili. «Non sarà finanziato dall'Olp e sarà il cane da guardia del nuovo regime di autogoverno palestinese», ha detto ieri la Ashrawi. Secondo alcune informazioni, ne faranno parte una lista di oppositori eccellenti di Arafat: il professor Said, il poeta Darwish, e due noti giuristi dei Territori: Mamduh alAker e Rajah Shehadeh. Aldo Baquis La negoziatrice dell'Olp Hanan Ashrawi nella sua casa di Ramallah, nei Territori