Tra Vecchiali e il «cinema freddo»

Due interessanti rassegne per gli intenditori delle buone pellicole Due interessanti rassegne per gli intenditori delle buone pellicole Tra Vecchiali e il «cinema freddo» Temi: linguaggio sperimentale, noir, dopoguerra Sono due le rassegne cinematografiche che si aprono oggi: il Centre Culturel Frangais dedica una personale al regista francese Paul Vecchiali, l'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza propone «Cinema freddo: i film del 1947». «Sperimentatore geniale di linguaggi - dicono al Centre - sostenitore appassionato della radicalità della valenza artistica del cinema, Paul Vecchiali rielabora dall'interno i generi cinematografici - dal musical al noir, alT'hard core", sempre permeati da un forte gusto per il melò - attraverso temi quali la pena di morte, il condizionamento dei media, lo scambio inquietante tra memoria/finzione/realtà, la necessaria interazione fra ideologia e moralità, la malattia quale oggetto purificante dell'amore. Al pubblico viene così proposta una visione del mondo sempre originale, sovversiva nel senso autenticamen- te liberatorio del termine». Da oggi al 22 si vedranno al Centre i film che Vecchiali ha realizzato per la televisione. Da domani al 16 dicembre al Massimo (la rassegna è organizzata in collabo¬ razione con il Museo del Cinema) ci saranno invece i lungometraggi. Il 15 al Massimo ci sarà un incontro con il regista. «Il cinema freddo» prevede un seminario nella Biblioteca dell'Archivio, in via Fabro 2 (per iscrizioni tel. 011/539.274) e una rassegna alla Galleria d'Arte Moderna. «Il 1947 - dice Paolo Gobetti - che ha curato l'iniziativa - può essere ancora considerato come un anno del dopoguerra, in cui quindi dovrebbe essere particolarmente presente e considerevole il posto del neorealismo. Invece ci troviamo davanti a un panorama alquanto diverso dal previsto. Scomparsa la Resistenza dagli interessi più urgenti dei registi, si avverte che ben altri sono i problemi del dopoguerra». Il primo film in programma, oggi alle 16,30 è «L'altra» di Carlo Ludovico Bragaglia. In cartellone, l'I 1, «I due orfanelli» di Mattoli con il celeberrimo Totò. [r. mol.) Totò, interprete in «Cinema freddo»

Persone citate: Ludovico Bragaglia, Mattoli, Paolo Gobetti, Paul Vecchiali, Vecchiali