Tenta di uccidere il figlio perché ha litigato a scuola di R. Cri.

Tenta di uccidere il figlio perché ha litigate a scuola Chieti, il bambino ha rischiato di morire strangolato Tenta di uccidere il figlio perché ha litigate a scuola CHIETI. Per punire il figlio undicenne che aveva litigato con un compagno di classe, il padre 10 ha prima picchiato con il manico di una scopa, poi con una sedia e un tronchetto di albero e, infine, ha tentato di strangolarlo con una corda. L'intervento di un vicino di casa ha evitato conseguenze peggiori per il ragazzo, ricoverato nell'ospedale di Chieti, dove i medici lo hanno giudicato guaribile in trenta giorni. Il padre, Giuseppe Galdo, 49 anni, pregiudicato di Cepagatti (in provincia di Pescara) in regime di sorveglianza speciale, è stato denunciato dalla moglie e posto in stato di fermo, per tentativo di omicidio e maltrattamenti in famiglia aggravati, dal sostituto procuratore della Repubblica Anna Maria Gregori. 11 ragazzo, che frequenta la prima media, era tornato a casa con il padre. Quest'ultimo, andato a scuola per riprenderlo, aveva saputo della lite del figlio con un compagno. Giuseppe Galdo era uscito da quattro mesi dal carcere di Napoli, dopo una condanna a cinque anni di reclusione per traffico di cocaina. L'uomo e la moglie lavorano come. commercianti ambulanti e vivono in una casa popolare di Cepagatti. Quando l'uomo ha picchiato il figlio, la moglie era uscita per accompagnare un altro dei suoi 4 figli a un allenamento di calcio. E' stato un vicino di casa, insospettito dalle grida del ragazzino, a dare l'allarme. La causa che ha scatenato l'ira dell'uomo sarebbe stata la telefonata di lamentela del genitore di un compagno del ragazzo per un presunto atteggiamento aggressivo di quest'ultimo a scuola. [r. cri.]

Persone citate: Anna Maria Gregori, Giuseppe Galdo

Luoghi citati: Cepagatti, Napoli, Pescara