E voglia di presepe

Giorno e Notte Statuine e addobbi alla ribalta in questi giorni E voglia di presepe Oltre all'albero, tornano le abitudini natalizie tradizionali Pastori e angioletti in legno, carillon e profusione di muschio Oggi, giorno dell'Immacolata, è dedicato da generazioni all'allestimento del presepe casalingo: da cantine e soffitte si rispolverano i vecchi scatoloni contenenti statuine e addobbi. Segno di un ritorno all'antico che negli ultimi anni sta avendo un forte rilancio. Secondo tradizione, sono trascorsi sette secoli dalla rea- lizzazione del primo presepio, da quando, nella notte del Natale del lontano 1223, San Francesco d'Assisi ricreò nella grotta di Greccio la scena della Natività di Gesù, impiegando personaggi viventi. Col tempo, la tradizione si diffuse nelle botteghe dei figurinai e degli scultori in legno e terracotta. La rappresentazione, inizialmente limitata alla Sacra Famiglia, al bue e all'asinelio, si arricchì di personaggi e animali, dando vita a scenette quotidiane, le stesse che ogni anno le famiglie preparano in un angolo della propria casa. Se Napoli è ancora oggi considerata la «culla» del presepe, proprio per la scuola di alto artigianato che si sviluppò tra il Seicento e Settecento, il rinnovato interesse popolare ha stimolato la creatività degli scultori della Val Gardena. «Sono figure artistiche di grande pregio - spiega Laura Comi, titolare del negozio di via San Giulio 8 - intagliate a mano e dipinte con colori a olio a pigmenti naturali, alte fino a 60 centimetri». «E sono in molti a sceglierle - aggiunge - anche se l'acquisto, viste le dimensioni (e il prezzo che sfiora i 2 milioni) si limita ai personaggi principali». Più pratiche, e tutte da collezione, ecco quelle «mignon» (8-10 centimetri di altezza) in legno di tiglio scolpito e realizzate con precisione certo¬ sina sin nei minimi dettagli. Prezzi: dalle 80 alle 100 mila cadmia. Nuova, la Natività, in resina o in pasta di legno, appoggiata sul carillon. Uniche nel loro genere, le creazioni dell'ottantenne torinese Andrea Casalegno che, seguendo la lunga tradizione di famiglia, ha recuperato la vecchia attrezzatura di stampi di caucciù e ha ripreso a fare le figurine in gesso: dalle sue mani rinascono i vecchi mestieri come il polentaio e lo spazzacamino. Nel laboratorio di via delle Orfane 21 prendono forma anche numerosi accessori: sono palmeti, casette, pozzi e staccionate (dalle 8 mila lire, secondo le dimensioni). Piaceranno ai patiti di bricolage le statuine in terracotta siciliana naturale (Caltagirone) da dipingere (lire 6500 cad.). Da «La bottega del Natale» in via dei Mercanti 8/E. Qui, sempre in terracotta, si trovano tamburini, suonatori di ghironda, carbonai e panettieri nei costumi provenzali. Eiena Del Santo

Persone citate: Andrea Casalegno, Laura Comi, Mercanti

Luoghi citati: Assisi, Caltagirone, Greccio, Napoli