Savona rilancia il «nocciolo duro »

Savona rilancia il «nocciolo duro » PRIVATIZZAZIONI Il ministro dell'Industria consegna a Palazzo Chigi il suo piano-cessioni Savona rilancia il «nocciolo duro » «E' necessario per creare alleanze tra aziende» POMA. Il ministro dell'Industria, Paolo Savona, non demorde e propone, sotto un'altra veste, il modello del nocciolo duro per le aziende in via di privatizzazione. Dopo il polverone sollevato dalla polemica sull'alternativa tra nucleo duro e public company, Savona ha scelto questa volta la strada della riservatezza e ha consegnato direttamente al presidente del Consiglio, Carlo Azeglio Ciampi, un «dossier» di 25 cartelle in cui illustra la politica industriale <w*<jevono ispirarsi, per il responsabile del dicastero di via Veneto le dismissioni di Stato. «La caratteristica principale della politica industriale, illustrata nel mio progetto, è centrata sulla ricerca di alleanze per le aziende che devono essere vendute», ha spiegato Savona, prima di recarsi da Ciampi, illustrando le linee generali del suo progetto ad economisti e dirigenti d'azienda. Secondo autorevoli ambienti economici, il progetto di Savona mette a fuoco tre grandi aree di intervento: le public utility, l'amministrazione pubblica e le banche. Proprio nel settore del credito, secondo le stesse fonti, il ministro dell'Industria avrebbe individuato le maggiori necessità -di intervento. Lo strumento è quello, delle alleanze internazionali che permetterebbe di cogliere due obiettivi. Il primo, quello di rafforzare i maggiori istituti di credito italiani che ora fanno capo al ministero del Tesoro e metterli in condizione di affrontare la concorrenza internazionale. Una volta costituite alleanze in questo settore, eventuali offerte pubbliche di vendita diventerebbero molto più interessanti per gli investitori, quindi più convenienti per il bilancio dello Stato. Ma questa soluzione consentirebbe, indirettamente, di mantenere anche un nucleo stabile di azionisti. Il ragionamento può essere trasferito anche ad altri settori delle ex partecipazioni statali, primo fra tutti quello petrolifero. Non più di due settimane fa il ministro degli Esteri Andreatta ha lanciato al collega francese Alain Juppé la proposta di uno scambio azionario tra la costituenda Superagip e la Elf Aquitaine. Idea di cui Savona ha rivendicato la paternità.

Persone citate: Andreatta, Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Paolo Savona

Luoghi citati: Savona