I capelli proteine in balìa del vapor acqueo

I capelli, proteine in balìa del vapor acqueo I capelli, proteine in balìa del vapor acqueo Le 28 tessere di un domino «doppio 6» hanno sempre rappresentato materiale ideale per semplici problemi di matematica ricreativa. Per chi non conoscesse l'argomento, diciamo che le 28 tessere rappresentano dei rettangoli sui quali sono riportate tutte le combinazioni di due cifre da zero a sei compresi (0-0, 0-1 e così via fino a 5-6, 66). Con tre pezzi disposti orizzontalmente si possono realizzare molte «somme corrette». Osservando la regola che lo zero non può stare a sinistra e non potendo quindi usare il «doppio zero», comporre 9 «somme corrette» sfruttando contemporaneamente le 21 tessere rimaste. La soluzione domani, accanto alle previsioni del tempo. (A cura di Alan Petrozzi) Perché l'umidità della pioggia fa arricciare i capelli? I capelli sono fatti di una proteina fibrosa, la cheratina, che come tutte le proteine è costituita da una sequenza di aminoacidi. Nella cheratina, in particolare, questa sequenza si organizza in una configurazione a elica, detta alfa-elica. Più eliche interagiscono fra loro e, immerse in una sostanza amorfa, formano delle «macrofibrille»: le fibre dei capelli. La struttura dell'alfa-elica è resa stabile da numerosissimi legami deboli, detti «ponti a idrogeno», che si instaurano tra un passo e l'altro dell'elica. Il vapore acqueo rompe questi legami e fa passare la struttura della proteina da quella ordinata dell'alfa-elica a una disorganizzata, responsabile dell'arricciamento dei capelli. I capelli sono delle proteine che possono presentare due tipi di struttura: quella a pieghe, che caratterizza i capelli lisci, e quella a spirale, che caratterizza i capelli ricci. In entrambe queste strutture sono presenti dei radicali idrofili, ovvero delle porzioni di molecola proteica compatibili con l'acqua. Quando l'umidità della pioggia entra a contatto con i nostri capelli, una certa quantità di acqua viene assorbita, con il risultato che i capelli lisci tendono ad allungarsi e quelli ricci ad arricciarsi ancora di più. I capelli sono molto sensibili all'aumento o alla diminuzione del grado di umidità atmosferica. Non a caso esistono degli strumenti, chiamati «igrometri a capello», in grado di segnalare in maniera piuttosto precisa questa variabilità. Come si tarano i barometri d'appartamento? Nelle case, si usano in genere i barometri metallici che, per misurare la pressione atmosferica, sfruttano l'elasticità propria dei metalli anziché il mercurio. Sono meno precisi di quelli al mercurio, ma molto più pratici e robusti. La taratura avviene per confronto con un tarametro a mercurio campione e va rinnovata di frequente. Claudio Ramella Bagneri Biella Perché la maglia che si vince al Giro di Francia è gialla? Il Giro di Francia è la più antica corsa a tappe di ciclismo. La prima edizione si disputò nel 1903, ma l'idea risale alla primavera del 1901, quando Henri Desgrange, direttore del quotidiano sportivo parigino «L'Auto», per sconfiggere la crisi dei lettori ideò una corsa ciclistica a tappe. Al primo classificato andavano ventimila franchi e una maglia gialla, dal colore della carta su cui veniva stampato «L'Auto», predecessore dell'attuale «L'Equipe». Quell'anno vinse Garin, 2420 chilometri con una bicicletta di 16 chili, un carro armato in confronto a oggi... ggMauro Vai Volpiano (TO) Dopo la prima guerra mondiale, Desgrange modificò il regolamento del Tour, decretando che tutti i concorrenti corressero individualmente e abolendo le squadre. I rifornimenti continuarono a essere assicurati da «L'Auto», poi da «L'Equipe». La maglia gialla indicava agli sportivi assiepati sui bordi delle strade il primo della classifica generale. Anche le biciclette, per un certo periodo, furono smaltate di giallo e come marca portavano la «A» gotica de «L'Auto». Oggi

Persone citate: Alan Petrozzi, Claudio Ramella Bagneri, Desgrange, Garin, Henri Desgrange

Luoghi citati: Francia