Ora il personal computer ascolta e risponde ma con accento americano
Ora il personal computer Ora il personal computer ascolta e risponde ma con accento americano LE prime vere innovazioni prodotte dall'informatica per la trasformazione della casa del 2000 (un'epoca che dovremmo cominciare ad abituarci a considerare molto vicina) vengono dalle applicazioni per l'ufficio. Si tratta di soluzioni che abbinano il computer ai due strumenti chiave della comunicazione quotidiana: telefono e televisore. Dopo il primo personal computer, l'Apple II, che ancora funziona in migliaia di scuole statunitensi (anche se Intel attribuisce ad Altair, nato nel 1975, il record di primo personal), e una serie di primati legati all'introduzione di funzioni grafiche nei piccoli computer e alla possibilità di avere il suono in entrata e in uscita, ancora una volta la casa di Cupertino sembra essere un passo avanti rispetto alla concorrenza (per la verità gli inseguitori stanno riducendo il distacco, Olivetti in testa con i nuovi portatili). Stiamo parlando delle tecnologie AV (Audio-Video), che integrano una serie di funzioni, in modo sparso già reperibili in alcune postazioni informatiche ma che fanno di Macintosh Centris 660 AV e Macintosh Quadra 840 AV le prime macchine Apple che ne possono disporre, come al solito in modo molto amichevole e senza dover smontare il computer per poterne usufruire. Queste nuove unità centrali, il cui costo è ancora elevato (si va da 1 milione e 500 mila ai 9 milioni), consentono di integrare telecomunicazioni, video e voce, accettano ordini per voce in forma ancora limitata all'uso di un idioma nordamericano, ma consentono la dettatura senza bisogno di addestramen- to, di testi, disponibili successivamente sullo schermo sotto forma di scrittura e pronti per essere letti o riascoltati. Funzionalità di grande supporto per disabili, con handicap nel campo della manualità o della vista. Grazie a un'architettura Geoport, ci si potrà collegare con un telefono al computer, che avrà funzionato da segreteria telefonica e da fax, e dare per voce l'ordine di inviare tutti i fax ricevuti nella notte a un altro numero, oppure di aprire un'altra funzione e di farci inviare gli ultimi risultati aggiornati delle vendite. Tecnologicamente, tutto ciò è reso possibile dall'adozione di un multiprocessore che accoppia il 68040 di Motorola al Dsp di At&t consentendo la digitalizzazione del suono. Tutti gli standard e segnali video sono accettati (Pai, Secam, Ntsc, videoregistratori, Cd-Rom, Foto o Kodak Cd) e le immagini possono essere trattate utilizzando Quick Time per costruire lezioni o presentazioni che contengano immagini in movimento, animazione grafica e suono. Per quanto riguarda la voce, la limitazione all'inglese riduce fortemente l'impatto sul mercato italiano, che nelle strategie di marketing viene dopo quello tedesco e francese. La notizia forse più interessante riguarda la possibilità di integrare questi sistemi con i Newton, le macchinette della dimensione di un telefonino che accettano la scrittura manuale e la traducono in file, a differenza delle attuali calcolatrici Sharp che si limitano a incamerare l'immagine della scrittura. Bruno Cortigiani
Persone citate: Bruno Cortigiani, Cupertino, Newton, Quick Time
Luoghi citati: Altair
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