Casa sporca casa

LABORATORIO AISPRA LABORATORIO AISPRA Casa, sporca casa Studi sull'inquinamento domestico COSA respiriamo quando passiamo la cera sui pavimenti? Quanto «inquinano» le tappezzerie e le vernici che usiamo per tinteggiare muri e infissi? E le fotocopiatrici o le stampanti laser in ufficio? Tutti si preoccupano - giustamente - dell'aria che respiriamo fuori casa, ma nessuno pare interessarsi di ciò che inalano i nostri polmoni quando siamo tra quattro mura. Eppure, fatta eccezione per coloro che lavorano all'aperto, dal contadino al vigile urbano, l'uomo occidentale medio passa T80-90 per cento della sua vita in ambienti domestici: casa, ufficio, scuola, cinema. Dunque l'inquinamento di una stanza va studiato e tenuto sotto controllo con la stessa attenzione dedicata allo smog delle città. A questo scopo è entrato in funzione pochi giorni fa «Indoortron», un sofisticato laboratorio che la Cee ha allestito al Centro comune di ricerca di Ispra (Varese). Strutturalmente si tratta di una camera di ricerca ambientale a doppia parete, con una capacità di 30 metri cubi, in cui è possibile controllare temperatura (da -15 a +40 gradi centigradi), umidità (2090 per cento), ricambio e composizione chimica dell'aria. Tutti i materiali di cui è costituito l'habitat domestico emettono dei vapori organici. Alcune di queste sostanze che si disperdono nell'aria possono essere dannose, a lungo andare, per l'uomo. Il problema è valutarne con esattezza il grado di pericolosità. Prelevare a caso un campione d'aria in un appartamento però non è sufficiente, perché potrebbe essere viziato da altre sorgenti inquinanti. Indoortron è nato proprio per rendere questo tipo di indagini estremamente accurate. Se voglio misurare il potenziale inquinante di un mobile (quanta formaldeide emette un pannello di truciolato, per esempio) o di una stampante laser, è sufficiente chiuderli nella camera stagna dove con una ventola si può pompare aria precedentemente filtrata da ogni impurità. Dopo un tempo adeguato, un altro condotto aspira l'aria della camera e la soffia su alcune sostanze assorbenti che raccolgono e trattengono i vapori organici emessi dagli oggetti. Quindi, grazie all'azione combinata di gascromatografo e di uno spettrometro di massa, i tecnici di Indoortron possono determinare con precisione il tipo di inquinamento organico provocato. «Non solo. Siamo in grado di compiere anche tutta una serie di analisi per misurare il tempo di decadimento di una data sostanza nociva e per verificare la capacità disinquinante di certi ritrovati», spiega Maurizio De Un matrimonio tra apparecchi elettronici e audiovisivi. I computer hanno ormai dimensioni tascabili Bortoli. «La tecnologia verde sta sviluppando molti nuovi prodotti per combattere l'inquinamento degli ambienti di lavoro. Per tutelare i consumatori occorre un organismo al di sopra delle parti come il nostro, in grado di controllare con precisione il funzionamento di tutti questi apparecchi». In Germania e nel Nord Europa, dove la questione ambientale è molto sentita, già numerosi prodotti per la casa (vernici, tappezzeria, moquette, mobili) vantano una etichetta ecologica che ne certifica la salubrità. Così molte industrie italiane, per conservare la propria quota di mercato, si stanno rivolgendo al laboratorio di Ispra per far analizzare i propri manufatti. Senza fomentare allarmismo alcuno (sarebbe esagerato, d'ora in avanti, guardare con sospetto i mobili di casa), anche qui da noi occorre imparare a dedicare maggior attenzione agli oggetti di cui ci circondiamo, verificando, prima di rinfrescare le pareti del soggiorno o di acquistare una nuova scrivania per la stanza dei ragazzi, che siano prodotti sicuri e non possibili fonti di inquinamento dell'ambiente domestico. Indoortron è un laboratorio dell'Istituto per l'ambiente, uno dei centri di ricerca della Comunità europea che fan parte della cittadella scientifica di Ispra: 1400 ricercatori provenienti dai dodici Paesi membri, che si occupano di informatica e ingegneria dei sistemi, di telerilevamento, di tecnologia della sicurezza e di materiali avanzati. Per l'avanguardia dei macchinari e l'innovazione della ricerca, il laboratorio e tutto il centro sono stati una delle mete di maggior prestigio nell'ambito della Settimana europea della cultura scientifica, che si è svolta dal 22 al 27 novembre in tutta la Comunità. La ricerca europea non versa in condizioni ottime. Il nuovo laboratorio antinquinamento ha potuto, sì, usufruire di un finanziamento straordinario (una parte dei 500 mila ecu, poco più di 900 milioni di lire, spesi per l'installazione della camera e di tutti gli strumenti e impianti a essa necessari), ma in più occasioni da Bruxelles è giunto il «suggerimento» a cercare nuove commesse tra le industrie private. «Lavorare per i privati è senza dubbio stimolante, soprattutto perché ci mette alla prova nel risolvere problemi concreti», conclude Helmut Knòppel, responsabile del laboratorio. «Ma occorre stabilire quanto del nostro potenziale di ricerca può essere distolto dal programma di studi che ci viene assegnato dalla Comunità». Andrea Vico IN «Scienza e vita» regala un microscopio Un microscopio da 100 ingrandimenti in regalo con il mensile «Scienza e vita» di dicembre. Tra tanti omaggi inventati nella storia dell'editoria, è certo il più utile e il più originale. In pochi minuti il lettore potrà montare lo strumento e partire all'esplorazione del microco smo. Una goccia d'acqua, un capello, la zampa di una mosca riveleranno un gran numero di affascinanti particolari. «Scienza e vita» ha già regalato libri e programmi per computer: que sta volta invita i lettori a praticare direttamente la ricerca. Tra gli articoli del numero di dicembre, l'«energia pulita» annunciata da Rubbia, gli interrogativi sulla manipolazione degli embrioni umani e un'intervista a Sharp, premio Nobel '93 per la medicina. Il consueto «dossier» di approfondimento è dedicato agli organi di senso. Meridiane in gara ecco i vincitori Si è conclusa la terza edizione del concorso internazionale per costruttori di meridiane «Le ombre del tempo», organizzato dall'Unione astrofili bresciani. Per la sezione dilettanti il primo premio, è andato a Gian Carlo Croce di Chiavari; il secondo premio agli architetti Considine e Griffiths di Cottesloe, Australia. Ansel Jean Michel di St. Georges Le Gaultier (Francia) ha vinto il primo premio per i professionisti. Ancora per gli appassionati di astronomia: fino al 19 dicembre rimane aperta a Saronno, Villa Gianetti, la mostra «L'esplorazione del sistema solare». Scienza via etere a Top Italia Si parla di scienza ogni mattina alle 7,52 sul network Top Italia, che raggruppa più di cento radio private. Conduce Fabio Carfani. In collaborazione con il mensile «Le Scienze». Psicologia medica una giornata di studio La cattedra di Psicologia Medica dell'Università di Torino organizza per venerdì 3 dicembre nell'Aula Magna dell'Istituto di Clinica Psichiatrica, un seminario di studio per medici e studenti sul tema «Percorsi formativi in psicologia medica». Nuova protesi per il ginocchio La Clinica Ortopedica II venerdì 3 presenta al pubblico, al Centro Congressi Torino Incontri, una nuova protesi di ginocchio assai efficace.