Appena usciti

Appena Appena usciti Michail Kuzmin Vanja Edizioni e/o. pp. 108. L. 12.000 Una storia d'amore, con attrazione fatale, suicidio, vacanze verso il calore del Sud. Un rapporto omosessuale che mette in gioco un raffinato dandy e un giovinetto attratto dall'amore e dal peccato. Uno dei racconti più belli e più sofferti di Kuzmin, vate degli omosessuali nella Leningrado degli Anni Venti. Traduzione di Sergio Trombetta. Henrik Sienkiewicz Schizzi a carbone Se//erio, pp. 100. L. 20.000 Nella campagna polacca, un sordido scrivano, uno dei pochi a conoscere carte e documenti, ordisce una trama per sedurre là moglie di un contadino. La storia si conclude in maniera cruenta, ingiusta, ma soprattutto inutile. L'autore di Quo vadis? scrisse questo racconto nel 1877, mentre faceva il cacciatore di pelli nelle foreste del Nord America. Traduzione di Maria Karklina; a cura di Alberto Zoina. Fan S. Noli Scanderberg Argo, pp. 184. L. 16.000 La biografia dell'eroe balcanico che difese l'Albania dall'avanzata dei turchi. Fine politico e indomito guerriero, incarna lo spirito complesso dell'uomo rinascimentale. La storia è ricostruita da Noli (1882-1965), prelato della chiesa ortodossa, uomo politico, considerato uno dei padri della cultura albanese moderna. Nel catalogo della neonata casa editrice leccese, molto attenta alla letteratura mediterranea, anche Ascesa e caduta del compagno Zylo di Dritéro Agolli. Johann Caspar Goethe Napoli città gentile Guida, pp. 128. L. 15.000 L'opera del padre di Wolfgang (a cura di Grazia Cianciaruso) inaugura la collana «Ritratti di città» con altri due volumetti: Milano seduzione e simpatìa di Vicente Blasco Ibanez, tra i maggiori rappresentanti del naturalismo spagnolo (curatore Teresa Cirillo) e I tesori di Roma di Bergeret De Grancourt, ricco finanziere del Settecento (curatore Felice Piemontese). A. Oleotti-R. Mezzanotte Breve storia dell'arte della stampa L romanzo II gatto e il Rembrandt di Carlo Felice Colucci è sostanzialmente il ritratto a tutto tondo di un personaggio di pigro esemplare: il pittore Gustavo, discendente da un'antica famiglia nobiliare, che vive in un palazzo fatiscente con una vecchia zia, che gli fa da madre e lo sorveglia rigidamente, ricevendone in cambio amorevolissime cure, e con una governante altrettanto vecchia, insegna in una scuola d'arte con poca vocazione e poco impegno, amando la sua esistenza di solitario, coccolato, tranquillo, lontanissimo da ogni idea di matrimonio e anche da amicizie che possano turbare la sua pace. Neppure come pittore l'impegno è troppo: a nessun costo Gustavo vorrebbe metterci troppo di sé, accontentandosi di un esercizio quieto, da dilettante, anche se con una capacità superiore. Se ogni tanto fa qualche mostra, è soltanto per le insistenze di un amico gallerista che crede in lui e si addolora pittorescamente di vederlo così neghittoso nel lavoro e nella coltivazione della fama. Proprio una di queste mostre è l'occasione della metamorfosi radicale nella vita di Gustavo: ritornandone, buca una gomma dell'auto, non sa cambiarla e ferma allora un'altra auto che passa, sulla quale è il personaggio che racconta la vicenda, un medico reduce da un intervento e dall'incontro con l'amante infermiera. Nascono di qui da un lato la sincera e un poco ossessiva amicizia di Gustavo per il narratore e la curiosità di questo per la singolare figura dell'inetto, confusionario, timoroso, introverso pittore, che ha soprattutto paura di vivere e di uscire fuori del suo palazzo e della costodia di zia Monica. Il medico, anch'egli nemico del matrimonio, ma, al contrario di Gustavo, del tutto distaccato da affetti familiari, scettico, ironico, dedito ad amori non troppo impegnativi, convinto di saper Biblioteca del Vascello pp. 104. L. 20.000 Una summa preziosa, un'escursione lungo l'albero genealogico della stampa, giù giù fino a Bodoni, Elzevier, Manuzio, Gutenberg. Con numerose illustrazioni e un capitolo finale sulle tecniche moderne. «"Presto e bene, raro avviene" si diceva un tempo - concludono gli autori -. Oggi, forse, si può dire il contrario». Claudio Marabini Voci e silenzi di Romagna Massimiliano Boni pp. 170. L. 25.000 Una discesa nella Romagna che fu, nel piccolo mondo antico con le orme di Panzini e Oriani, Carducci e monsignor Rossini, Marino Moretti e Pascoli. Pagine per lo più degli Anni Cinquanta, lembo estremo di un tempo irripetibile di cui Claudio Marabini è eccelso testimone poetico.

Luoghi citati: Albania, Leningrado, Milano, Napoli, Noli, Nord America, Roma, Romagna