Botteghe Oscure candida Ciampi

gì? • Il pds guarda avanti: «Il Presidente del Consiglio ha molto meritato e meriterà» Botteghe Oscure candida Ciampi «E' bravo, rimanga comunquefino al voto» ROMA.Ciampi resti al suo posto fino allo elezioni. Achille Occhctto lo dice alla fine di una mattinata in cui, a sorpresa, si scopre che la finanza internazionale e nazionale non si è spaventata affatto per la vittoria del fronte progressista, che comprende gli ex comunisti del pds. Anzi, la lira riprende quota, !a Borsa guadagna, la Confindustria comunica che «le istituzioni sono salde» e tutti i partiti possono legittimamente aspirare a guidare il governo. «Si sono accorti che oggi sono solo i progressisti a garantire stabilità ed efficienza su tutto il territorio nazionale», commenta il numero due del pds, Massimo D'Alema. Più tardi il segretario del pds spiegherà che «noi ci muoviamo per rassicurare i mercati finanziari internazionali e tutta l'attività economica del Paese». Per questo viene difeso il governo in carica, contro il rischio di una possibile crisi e per questo bisogna approvare la legge Finanziaria, «se non vogliamo creare difficoltà al Paese». Ormai pienamente nella parte del partito che potrebbe anche andare al governo tra pochi mesi, il pds intensifica le mosse che stanno conquistandogli la fiducia degli operatori nazionali ed intcrnazio- nali. Prima ha assicurato il suo voto per fare approvare la legge Finanziaria, anche contro possibili agguati da parte del vecchio «quadripartito». Ora si impegna a sostenere il governo in carica sino alla data delle elezioni. Senza escludere che Ciampi abbia buone probabilità di guidare anche il prossimo governo. «Ha sicuramente meritato dice Occhetto -, ha traghettato in una fase difficilissima il Paese e potrebbe meritare. Però - precisa subito - voglio dire con chiarezza che la mia non è una candidatura perché non è il momento, adesso, di fare candidature. Però, la mia stima è completa». Che equivale a dire che Ciampi è realmente il candidato del pds per un governo guidato da una Alleanza progressista. Una scelta comprensibile. Ciampi è infatti l'artefice della politica economica che sta riguadagnando all'Italia credibilità sui mercati esteri. E sarebbe, quindi, l'uomo giusto per garantire la reale voglia di risanamento di una alleanza di governo prevalentemente progressista affiancata dal «nuovo centro» che si sta sforzando di nascere. Lo scenario di riserva per dopo le elezioni è un «governo istituzionale». Nel caso in cui progressisti e centro non avessero i voti sufficienti per formare una maggioranza di governo a quel punto sarebbe necessario chiedere aiuto alla Lega o sciogliere nuovamente le Camere. E anche in questo caso Occhetto dà garanzie: «Riterremmo grave rifare le elezioni e si dovrà, quindi, garantire un ulteriore passo di transizione. Il pds si impegna a governare la fase di transizione in base alle condizioni che si creeranno». Il pds considera una «subordinata» l'ipotesi del governo istituzionale a tre di cui ha già parlato il presidente del Senato, Spadolini. In realtà, è la soluzione che sembra la più probabile. Spadolini, che è indicato come il possibile capo di questo governo istituzionale, ieri ha ripetuto che il suo ruolo lo obbliga a stare «al di sopra delle parti». Ma quando si va a votare? Il presidente della Camera, Napolitano, vede esaurita la missione del governo il 21 dicembre, quando saranno stati approvati i nuovi collegi elettorali e dovrebbe essere stata approvata la legge finanziaria. Ma l'eventuale non approvazione non dovrebbe essere di ostacolo allo scioglimento delle Camere. Napolitano, infatti, si limita a dire che «spera che l'accordo sulla Finanziaria possa essere raggiunto in queste settimane nel modo migliore». Escludendo, di fatto, tempi di recupero. Il presidente del Senato, Spadolini, invece, ricorda che la riforma elettorale sarà completata «soltanto verso il 20 gennaio, con la distribuzione della popolazione elettorale nelle nuove circoscrizioni». Ma anche se il presidente della Repubblica sciogliesse le Camere il 20 gennaio, ci sarebbe il tempo per votare il 27 marzo, che è la data che al momento sembra la più probabile. Non è pensabile, infatti, che qualcuno tenti nuovamente qualche operazione dilatoria. Alberto Rapisarda gì? • Giovanni Spadolini

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