Incontro con la Huston l'attrice è pronta per il numero 2 della «Famiglia Addams»

|1 Incontro con la Huston, l'attrice è pronta per il numero 2 della «Famiglia Addams» Ajli l |1 Incontro con la Huston, l'attrice è pronta per il numero 2 della «Famiglia Addams» jli l Anjelica, la strega supersexy «Morticia sono io, ha i miei valori onora i genitori e cura i suoi figli» LOS ANGELES. La famiglia Addams, bisogna dirlo, è alquanto bizzarra, Morticia e Gomez parlano solo di sevizie e di torture eppure si amano appassionatamente. Pugsley e Wednesday, i due bambini, sono così felici dell'arrivo di Pubert, il nuovo fratellino, che provano subito a buttarlo giù dalle scale e a sottoporlo alla ghigliottina. L'assurdo, qui viene elevato normalità ed è per questo che da 60 anni, da quando Charles Addams iniziò a pubblicare le sue prime strisce sul «New Yorker», la famiglia Addams ha un seguito da culto. Due anni fa ha superato anche la prova del cinema, rivelandosi imo dei grandi successi della stagione natalizia. E adesso, era inevitabile, è arrivato il momento del seguito: <(Addams family values». Come elemento di novità, questa volta, c'è appunto Pubert. E Debby (Joan Cusack), la baby-sitter che ha messo l'occhio sull'eredità di zio Fester che si sente solo e che si innamora perdutamente di lei. Torna invece Raul Julia nel ruolo di Gomez, tornano i due terribili bambini, torna l'assurdo «The Thing», che è poi questa mano che vaga di stanza in stanza. E ritroviamo, con i corsetti di metallo e le paurose unghie color sangue di Morticia, Anjelica Huston. Dall'aprile del 1986, da quella sera agli Oscar in cui grazie a «L'onore dei Prizzi» non è più la figlia del mitico John e la fidanzata di Jack Nicholson ma semplicemente Anjelica, la Huston è una delle più rispettate attrici di Hollywood. Quanto c'è di se stessa in Morticia? Che cosa la attrae di un personaggio così? «Mi piacciono parti estreme, che mi permettono di imbarcarmi in un'avventura. E Morticia dà molta soddisfazione, perché è strega senza essere grottesca. A suo modo è ima mamma e una moglie devota e abbiamo molto in comune». Morticia ha anche una sessualità e una sensualità che sono piuttosto singolari. Come la vede? «Per me questo è uno dei suoi aspetti più interessanti. E' sempre vestitissima, la sua sensualità è molto mentale, fatta di allusioni. E questo mi pare molto più attraente che tutta quella esposizione di carne cui ci ha abituato il cinema moderno». Una filosofia perfetta per questi anni di Aids... «Negli ultimi dieci anni alcuni tragici eventi ci hanno costretto a pensare prima di coinvolgerci sessualmente con qualcuno. E questo ci ha riportato al romanzo, al flirt, a un tipo di scambio in cui c'è mistero». C'è chi sostiene che questo è un periodo molto felice per le donne a Hollywood, chi ribatte che l'industria del cinema è quella dove c'è più discriminazione. Dove sta lei? «Se c'è scarsità di bei ruoli, mi pare che questo vale anche per gli uomini e si spiega con la mancanza di scrittori. Forse le cose andavano meglio quando a Hollywood c'erano gli sceneggiatori assoldati dagli studios che spesso producevano materiale ottimo. Adesso scrivono da soli e talvolta funziona, ma più spesso no». E sulle sue colleghe che si lamentano perché, passati i trenta, le parti svaniscono? «Capisco la loro preoccupazione ma a me, personalmente, quando avevo venti anni, nessuno ha mai offerto parti belle come quelle che ho avuto sui trenta e adesso che ho passato da poco i quaranta. Non ho mai dovuto prendere un ruolo per disperazione. Se aspetto, qualcosa di interessante arriva sempre. In più io non sono di quelle che o sono la protagonista o niente». Dopo la lunga e travagliata relazione con Jack Nicholson, adesso è felicemente sposata con Robert Graham... «Sono sposata da un anno e mezzo e sono molto felice. Robert è uno scultore che raffigura bellissime donne nude, il che mi costringe a stare all'erta. A me invece, il più delle volte mi tiene vestita». Suo padre l'ha spinta? «Ho iniziato a voler essere un'attrice alla tenera età di due anni, quando mi mettevo le tute da balletto della mamma e pensavo di essere una ballerina. A sei-sette anni mi sono sposata non so quante volte nei prati del nostro giardino in Irlanda. Non avevamo la televisione, quindi stava a ciascuno di noi creare i propri interessi e passatempi. A 16 anni, mio padre mi ha fatto lavorare in un film che si è rivelato una delusione per tutti noi, tanto che per dodici anni non ho più voluto saperne». Restando su John Huston, ci sono giornali che insistono sul fatto che lei si consulta ancora con suo papà. «Sono i titoli dei fogli tabloid: "Anjelica parla col padre morto". Chiunque ha perso un genitore sa che cosa significa pensare a ciò che ci direbbe se fosse ancora vivo oggi. Ed è vero, a volte leggo una parte, mi sento insicura e penso: che cosa ne penserebbe papà? In quel senso sì, consulto la sua memoria». John Huston aveva la fama di un uomo autoritario. Anche sua figlia? «Ci sono dei registi che non danno molte indicazioni e con i quali è bene avere le proprie idee. Woody Alien, per esempio, non mi ha mai detto niente. Sì, magari ti dice adesso tu arrivi da quella porta, ma non ti dice mai cose come "adesso fai l'isterica". Con lui sono io a suggerire. Ma se le mie idee vengono respinte non dimentico mai che il responsabile è il regista». Il nuovo film sulla famiglia Addams si chiama ((Addams family values». Che cosa sono per lei i valori familiari? «Penso che i veri valori familiari sono l'onore per il padre e per la madre, la cura dei propri figli e delle persone che hanno bisogno, condurre la propria vita nel modo più pulito possibile». Adesso abbiamo il film numero due della saga degli Addams. Avremo il tre, il quattro, il diciannove? «Il successo che speriamo di ottenere con questo nuovo film determinerà se ne faremo altri. In generale, se un film è un grande successo è diventato di rigore farne un altro e poi un altro ancora e come attrice può anche essere interessante. Ti permette di espanderti su un personaggio e di ricongiungerti a un cast di amici. Penso comunque che quando arrivi al seguito numero sei, la freschezza originale scompaia». Lorenzo Sona «Dopo Nicholson mi sono sposata e sto all'erta» Anjelica Huston una perfetta «Morticia», l'attrice è stata legata per anni a Nicholson (a sinistra)

Luoghi citati: Hollywood, Irlanda, Los Angeles, Prizzi