Dopo-terremoto in Irpinia 11 arrestati

Il Presidente da Potenza: il calendario elettorale è già stabilito Per fatture false Dopo-ferremofo in Irpinia 11 arrestati SALERNO. Undici arresti sono stati eseguiti ieri mattina dalla Guardia di finanza di Salerno nell'ambito di un'inchiesta sul dopo-terremoto dell'80. Si tratta di un giro di fatture false emesse da imprese edili per un importo complessivo di oltre 5 miliardi, utilizzati per il pagamento di tangenti a funzionari pubblici e per accrescere il patrimonio personale di alcuni degli indagati. Le imprese erano impegnate nei lavori appaltati, nell'ambito della ricostruzione, per la strada FondovalleSele, nel Salernitano, e per il piano dei ventimila alloggi a Napoli. Le accuse vanno dalla corruzione alla concussione, alla frode fiscale, all'abuso d'ufficio e turbativa d'asta. Fra gli arrestati, l'aw. Aldo Linguiti, funzionario del Cipe, incaricato per il completamento a Napoli e nei Comuni limitrofi del piano di edilizia residenziale post-terremoto. Linguiti è accusato di corruzione. I destinatari delle ordinanze di custodia sono complessivamente undici. Nei confronti di due di esse sono state emesse due ordinanze. Sono Alberto Schiavo (imprenditore, accusato di frode fiscale e corruzione oltre alla turbata libertà degli incanti) e Salvatore Torsiello, ex sindaco di Laviano. Le due ordinanze, per corruzione e abuso d'ufficio e turbata libertà degli incanti, sono state notificate a Torsiello nel carcere di Salerno. [Ansa]

Persone citate: Alberto Schiavo, Aldo Linguiti, Linguiti, Salernitano, Salvatore Torsiello, Torsiello

Luoghi citati: Laviano, Napoli, Salerno