Fini ai suoi: ora state calmi non spacchiamo la capitale di Fabio Martini

Il candidato della destra: faremo un'opposizione dura ma leale, non diremo solo dei no Il candidato della destra: faremo un'opposizione dura ma leale, non diremo solo dei no lini ai suoi: ora state calmi non spacchiamo la capitale ROMA. Alle 22 in punto i televisori missini sono tutti sintonizzati sulle reti Fininvest e quando Enrico Mentana annuncia che Rutelli è in testa, lui, il perdente Gianfranco Fini non si concede neanche una smorfia, resta fedele al suo ruolo di leader freddo. «Una sconfitta numerica - dice subito Fini - ma un vittoria politica: quella che si apre è una fase politica nuova, anche per noi. Bisognerà aggregare, con l'apporto della destra, tutte le forze politiche economiche e sociali che non vogliono il governo delle sinistre». E così, nel giorno di questa sconfitta - che è anche una mezza vittoria per i missini Fini parla subito un linguaggio nuovo, prova a parlare già come uno dei leader di uno schieramento di centro-destra. Orecchie rosse, giacca nera e cravatta bordeaux, Fini sfoggia nei confronti del suo nemico Rutelli un fair-play anglosassone: «Faremo un'opposizione dura, ma leale». E proprio perché sa che milioni di telespettatori lo stanno guardando, proprio perché sa che le sue parole possono diventare un magnifico spot, Fini insiste nel proporsi come leader «tranquillo»: «Invito i militanti missL'ii ad avere un comportamento responsabile, confido nella calma e nella serenità». E mentre Fini parla alle tv («la precedenza alla Finivest», ghigna il portavoce Francesco Storace) nel salone De Marsanich sono sempre più scure le facce dei duecento militanti missini accorsi in via della Scrofa, la stradina rinascimentale dove ha sede la direzione dell'msi. A sciogliere quel magone ci prova Ignazio La Russa, pizzetto risorgimentale e voce rauca, che urla: «Abbiamo vinto lo stesso!». E dal salone si alza un applauso tiepido, controvoglia, un po' falso. I militanti sono depressi, ma nello staff di Fini c'è già chi è pronto a buttarla sullo scherzo: «Hanno vinto loro - ride il solito Storace - ma hanno faticato, hanno... stetto». E Daniela, la moglie di Fini, non è così depressa da sottrarsi al bombardamento dei fotografi, che le chiedono di mettersi in tutte le pose. Uno urla: «Una foto così può finire su Novella 2000\». E Daniela, una romana verace, simpatica, risponde al volo: «No! Le foto da Novella 2000 sono quelle pubblicate dall'Espresso», dove è comparso un fotomontaggio con un Fini nudo e inagrissimo. Daniela ride: «Vi assicuro che Gianfranco è molto più bello e robusto!». E lui, Fini, come sempre, misura le parole, dice che «perdere per pochi punti lascia con l'amaro in bocca», ma si affretta ad incassare il risultato, ripetendo ad ogni intervista lo stesso messaggio: «Se non si tiene conto della destra, la sinistra ha già vinto». Come dire: cari Segni, Martinazzoli e Ber¬ lusconi, noi siamo pronti a fare la nostra «svolta», probabilmente a cambiare nome e simbolo, ma state attenti che se continuerete a tenerci nel ghetto, la sinistra vincerà le prossime elezioni politiche. Brucia, naturalmente, la sconfìtta di Roma, brucia perché Fini ci aveva preso gusto: se due mesi fa confidava ai suoi «mi basta arrivare al ballottaggio», se 20 giorni fa Storace scherzava «speriamo che i romani non ci tolgano il segretario...», dopo i risultati del primo turno in via della Scrofa era completamente cambiato il clima. E dal 21 novembre i camerati avevano una sola idea: la vittoria di Fini, costi quel che costi. Ora per Fini si preparano le settimane più delicate della sua carriera. Assieme ai suoi, Fini ha già preparato un programma mozzafiato per le prossime settimane: sabato si terrà il comitato centrale del movimento sociale, che convocherà il congresso per il mese di gennaio, probabilmente a Roma e sarà il congresso del superamento del fascismo e quasi certamente anche dell'msi. Ma che la svolta non sarà una passeggiata. Ieri notte il «fìniano» La Russa diceva: «Quella di stasera è una bella affermazione che apre la strada ad Alleanza nazionale». E il duro Buontempo: «Sì, sarà bella, ma per te. Avremo tempo di riparlarne». Fabio Martini «E'stata una lotta soli contro tutti I numeri dicono che abbiamo perso ma è indubbiamente una vittoria politica» Francesco RUTELLI Gianfranco FINI A destra, Gianfranco Fini con la moglie Daniela A sinistra, Ignazio La Russa

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