Due bare vuote e uno 007 in crisi

«L'ostaggio», di Young con Sam Neill PRIMI CINEMA W, «L'ostaggio», di Young con Sam Neill Due bare vuote e uno 007 in crisi PROTAGONISTA di «Jurassic Park», evento cinematografico dell'anno, e di «Lezioni di piano», film premiato, esaltato dalla critica e molto amato dal pubblico, Sam Neill dovrebbe essere sulla cresta dell'onda. Salvo che dell'avventura spielberghiana rimangono più impressi i dinosauri che gli interpreti; e che nel melò di Jane Champion la figura del marito Neill risulta in secondo piano rispetto all'immagine più forte dell'amante Harvey Keitel. Questo per dire che reclamizzare un fondo di magazzino come «L'ostaggio» puntando sull'attore non è stato un grande affare; e ha reso un pessimo servizio all'interessato. Infatti il film è uno di quegli infortuni di carriera dal quale uscirebbe malconcio persino Laurence Olivier. Due bare vuote con i nomi delle figliolette sono l'avvertimento indirizzato a Neill transfuga dai Servizi segreti britannici che ora lo stanno ricercando e lo ricattano minacciando le bambine. Rifugiatosi in un periferico appartamentino di Buenos Aires, teatro della sua ultima missione, l'ex agente ne rievoca davanti ad un registratore e ad una bottiglia di whisky le fasi salienti. Sfidiamo qualsiasi spettatore a capire le cause della crisi di coscienza dello spietato 007 mentre racconta di come, fra la storia d'amore con una bella argentina e il rapimento delle sue nipotine, riuscì a liberare un collega tenuto in ostaggio da un commando curdo. A meno che non si tratti di un caso di omonimia firma il noioso e fumoso papocchio Robert Young, un regista che ai tempi di «Alambrista!» avevamo apprezzato. Qui di suo c'è forse il soprassalto umanitario che spinge il protagonista a lasciare lo spionaggio a costo di rimetterci la vita. Ma se troppo mal scritti e mal girati, anche gli impulsi buoni diventano cattivi. [a. le.) L'OSTAGGIO Di Robert Young Con Sam Neill, Talisa Soto, Art Malik, James Fox Produzione: inglese 1992 Genere: spionaggio Cinema Cristallo di Torino e Capranlca di Roma.

Luoghi citati: Buenos Aires, Roma, Torino