Infortuni e squalifiche creano problemi a Lippi, però l'uruguaiano è scatenato

Infortuni e squalifiche creano problemi a Lippi, però l'uruguaiano è scatenato Infortuni e squalifiche creano problemi a Lippi, però l'uruguaiano è scatenato Fonseca: ecco il Napoli-sorpresa «Ci davano in B ma possiamo battere laJuve» NAPOLI. Ballottaggio anche a Torino. Non per il sindaco, ma per una maglia nella squadra del Napoli. 1 candidati: Buso e Corini. A votare, un solo elettore: Lippi. L'allenatore deciderà oggi chi dei due impiegare al «Delle Alpi» in una formazione falcidiata, come la Juve, da infortuni e squalifiche. Lippi, che già doveva rinunciare a Francini e Cannavaro, sarà costretto a non poter schierare neanche Tagliartela. Il portiere, pronto al gran rientro dopo l'infortunio patito contro la Lazio, ieri si è accasciato al suolo dopo un'uscita sulla palla durante la partitella a Soccavo. Ha subito un risentimento al tendine del bicipite femorale della coscia destra. Stamane non parte con la squadra per Torino. Napoli senza alcuni pezzi, ma con un Fonseca caricato a mille. Giunto in ritardo in campionato, come tutti gli altri uruguayani impegnati con la loro Nazionale nelle qualificazioni per il Mondiale negli States, si sta rifacendo a suon di gol. Domenica scorsa ha scaricato sul malcapitato Taffarel la rabbia accumulata per l'eliminazione da Usa 94. Tre gol, belle trame con Di Canio e Pecchia. Come l'ex juventino, anche Fonseca non nasconde buoni propositi e speranze di vittoria contro la Juve. «Stavolta non ci faremo beffare come a San Siro - esordisce Di Canio, che evita con cura ogni polemica con Trapattoni Mi piacerebbe giocare uno scherzetto al mio amico Vialli. Poi gli farò pagare il conto anche a cena». Ancora più spavaldo l'attaccanto sudamericano: «Non sarà facile, conosciamo il valore della Juventus, ma noi tenteremo il gran colpo. Vogliamo rifarci delle beffe a Fuorigrotta con la Lazio e a Milano con i rossoneri. Due gare perse per un gesto istintivo di Francini, che causò il rigore per la Lazio, e per i due tiri azzeccati dai milanisti». Fonseca ha sinora realizzato 49 gol, tra campionati e Coppe, da quando gioca in Italia. Daniel spera di fare 50 proprio a Torino. «La Juve mi porta bene. Nello scorso torneo contro i bianconeri segnai due reti, entrambe su calci piazzati. Ma purtroppo furono inutili. Nell'incontro di andata feci gol su punizione. Al Delle Alpi, poi, realizzai su calcio di rigore la rete del 3-3. Sembrava fatta, un punto meritato per il Napoli: invece, a pochi secondi dalla fine della partita, Moller inventò il gol-vittoria. Una beffa quasi simile a quella subita a Milano in questo campionato». Sinora l'uruguayano ha giocato otto partite. Ben sette volte è andato in gol. «Il merito non è solo mio. E' di tutta la squadra che funziona, e anche dell'allenatore che ci indica gli schemi da attuare. Pecchia, ad esempio, domenica scorsa mi ha servito tre assist deliziosi. Non è stato difficile per me battere Taffarel. E pensare che in avvìo di stagione moltissimi indicavano il Napoli come una squadra composta da sprovveduti, ci davano per spacciati in partenza. Nei pronostici, il Napoli era indicato come uno dei più autorevoli candidati alla serie B. Stiamo dimostrando invece di poter competere contro qualsiasi avversario». A Fonseca viene ricordato che dal Cagliari sarebbe potuto finire alla Juve o al Milan. «Ricordo che la società sarda aveva ricevuto proposte interessanti - dice l'attaccante -. Io ero pronto al gran salto, maturo per indossare la maglia di un grande club. Sembrava fatto il mio trasferimento alla Juventus, invece l'affare rimase solo nel sogno di tutti perché la società bianconera avrebbe voluto lasciarmi ancora un anno a Cagliari per maturare ulteriormente». Arrivò il Napoli. Feriamo raggiunse l'accordo con Cellino. «Ora non cerco alcuna vendetta - conclude -. Un gol alla Juve lo farei volentieri, ma solo per dare la vittoria al Napoli, una società e una squadra dove sto benissimo. Ci resterei per sempre». Vittorio Raio Roberto Baggio (a lato) festeggia con il Napoli la 200* volta in A Esordì sette anni fa, nel settembre del 1986, con i viola contro la Samp a Firenze vincendo per 2-1 fonseca: <(^a' Cagliari dovevo passare alla Juve, ma il sogno non si avverò»