La Nannini distribuisce profilattici di G. Fer.

Federica Sciarelli caporedattore al Politico e apparecchi sotto chiave: troppe interurbane Recital anti-Aids La Nannini distribuisce profilattici TORINO. Concerto speciale per una serata speciale. Mercoledì 10 dicembre: è la giornata mondiale della lotta contro l'Aids e Gianna Nannini, dal palco del «Big Club», lancia preservativi sul pubblico. I preservativi sono quelli che la Lila distribuisce all'ingresso del locale. Gianna se n'è riempita le tasche del giubbotto, e fa propaganda per la prevenzione a modo suo. I ragazzi acchiappano al volo le bustine, le aprono, gonfiano i simpatici palloni - alcuni colorati, altri trasparenti - e la discoteca è piena di musica e palloncini. Poi Gianna attacca «America», una canzone vecchia e maledetta che racconta di «quanta fantasia ci vuole per sentirsi in due» ed è un liberatorio inno al «vizio solitario» - lo chiamavano così no? Prova, la Gianna, ad infilare il cappuccio al microfono - tipico simbolo fallico, spiegano coloro che studiano la psicologia del rock - ma per consistenza e dimensioni l'attrezzo si dimostra superiore alle capacità dell'involucro di lattice, che cede miseramente. Dopo tre tentativi, Gianna lancia l'allarme, «uhei, ragazzi, gli Hatù si rompono». Sull'Aids però non si può scherzare. Non soltanto. E a fine concerto, Gianna Nannini saluta i ragazzi e avverte: «14 milioni di malati nel mondo, non si possono né dimenticare, né emarginare: bisogna solo essere più informati e non presi per il culo». I mille spettatori quasi tutti con nastrino rosso sul cuore - applaudono. Applaudono l'impegno sociale, e una grande performace: la Nannini ha chiuso il tour italiano con un'eccellente prova, muscolare, senza respiro. Non si concede un attimo di respiro, e spinge l'ardimento suo sino ad un'estemporanea prova di free-clombing sulle casse degli amplificatori: da lassù, canta «Avventuriera» - e ti credo! - e declama versi della «Gerusalemme Liberata». Notevole, in chiusura, l'inattesa e azzeccata versione hardcore-punk di «In sieme». Esplosiva. Altro che Mina. [g. fer.]

Persone citate: Gianna Nannini, Nannini

Luoghi citati: Torino