Ivrea teme il declino e ricerca alternative di Guido Novaria
Ivrea teme il declino e ricerca alternative Ivrea teme il declino e ricerca alternative LA PAURA DEI COLLETTI ivrea dal nostro inviato Perché continuare a piangerci addosso? Alberto Stratta, sindaco socialista di Ivrea sopravvissuto all'ennesimo rimpasto di giunta, è il primo a voler reagire in modo diverso all'annuncio di ulteriori tagli all'Olivetti: «Certo altre 600 persone a casa sono una tegola che non ci aspettavamo in questo momento. Ma Ivrea e il Canavese hanno potenzialità da sfruttare anche con un'Olivetti ridimensionata nei numeri». Come dire che Ivrea può fare a meno del colosso informatico? «Sarebbe un controsenso - risponde Stratta : Olivetti non smobilita e non tradisce la città e la regione in cui è nata e si è sviluppata, ce l'ha ripetuto pochi giorni fa l'ing. De Benedetti: l'azienda ha intrapreso però una strada nuova che dovremo seguire con attenzione». Sul tavolo del sindaco, nell'ufficio al secondo piano del Comune, è appena arrivato un fax della Regione che annuncia l'arrivo di quasi 25 miliardi per progetti di rilancio industriale nel Canavese: «Il parco per le biotecnologie ed il distretto tecnologico, ecco le nostre risposte a questa crisi: - aggiunge convinto Stratta - sono progetti che coinvolgono anche l'Olivetti, ma richiedono sforzi nuovi agli imprenditori». Sforzi in cui difficilmente i «colletti bianchi» di Palazzo Uffici destinati a rimanere a casa, potranno essere coinvolti: «Dieci anni fa, quando De Benedetti decise di puntare sull'elettroni¬ ca molti di noi avevano preferito lasciare fabbrica e uffici diventando imprenditori. Ma adesso, a 50 anni, con il mercato informatico in crisi dove possiamo ricollocarci?» si chiedono molti «quadri» e dirigenti intermedi che l'Olivetti vorrebbe tagliare nei prossimi mesi. All'Ivrea con un'Olivetti quasi dimezzata rispetto a dieci anni fa, non ci credono i commercianti: «Lo sviluppo di questa città è sempre stato condizionato dall'unica fabbrica: ripensare ad un nuovo rilancio industriale non è facile». «E' inevitabile replicano dall'Assindustria - soprattutto per creare opportunità nuove di lavoro in un'area altrimenti destinata a un declino irreversibile». E i giovani esperti d'informatica che avevano fatto di Ivrea un punto di riferimento per la loro crescita professionale? «E' un ulteriore drammatico aspetto di questa crisi: - osservano gli esperti di pastorale del lavoro che affiancano il vescovo Luigi Bettazzi - l'Olivetti da anni ha tradito le loro aspettative, il mito del lavoro sicuro è ormai naufragato». Conclude il sindaco Stratta: «I progetti messi a punto da Regio ne, Comune, Provincia con l'aiuto della Cee guardano soprattutto a loro: oggi possiamo ripensare concretamente al nuovo Canavese industriale». Senza dimenticare che Palazzo Uffici, raddoppiato dall'archi tetto Gino Valle appena sette anni fa, rischia di rimanere sen za inquilini. Guido Novaria
Persone citate: Alberto Stratta, De Benedetti, Gino Valle, Luigi Bettazzi, Stratta
Luoghi citati: Ivrea
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