Gatta seviziata per vendetta di Cosimo Mancini

La proprietaria: «Credevano fosse di una ragazza che non voleva uscire con loro» La proprietaria: «Credevano fosse di una ragazza che non voleva uscire con loro» Gatta seviziata per vendetta Sospettato un gruppo di quattordicenni Per vendicarsi di una ragazza che non voleva uscire con loro, alcuni quattordicenni hanno preso una gattina che credevano fosse sua e l'hanno bucata con un trapano fino a farla morire. E' avvenuto a Collegno e solo la tenacia della proprietaria dell'animale e dei carabinieri ha consentito di ricostruire questa macabra vicenda. Nuvola, così si chiamava la gattina, abitava in un appartamento di via Anna Frank 6. «Era con me da quattro anni racconta la padrona, Laura Peccetti - e, come tutti i gatti, andava a veniva dal giardino condominiale. Due domeniche fa è arrivata una banda di ragazzi, piccoli bulli di quartiere. Li ho visti mentre rigavano l'auto del padre di una ragazza che abita nello stesso condominio e che hanno preso di mira perché si rifiuta di accettare la loro compagnia. Da quel giorno Nuvola è scomparsa. Mi sono subito impensierita perché non si allontanava mai. Poi mi è venuto in mente che potessero essere stati quei ragazzi a pren- dere la mia gattina. La ragazza aveva ricevuto una lettera anonima, scritta a macchina, in cui le dicevano che avrebbero impiccato i suoi gatti agli alberi del viale. Evidentemente avevano creduto che quell'animale fosse suo». Grazie alle indicazioni della giovane vicina di casa, Laura Peccetti riesce a identificare alcuni di quei ragazzi e ad interrogarli: credeva che la sua gatta fosse ancora viva e di poterla riavere. «Li ho minacciati - racconta la padrona di Nuvola - che se non mi avessero restituito la gatta li avrei denunciati ai carabinieri ed alla protezione animali. E' così che è venuta fuori la verità. Hanno ammesso di aver preso la mia gattina e di averla trascinata via dopo averle legato una corda al collo. Quindi l'hanno portata nella cantina di uno di loro e seviziata con un trapano fino a farla morire». La donna, disperata, si rivolge ai carabinieri di Collegno. Il maresciallo Chillemi convoca i ragazzi e si presentano tutti tranne uno che, secondo il racconto dei suoi amici, avrebbe torturato e ucciso l'animale. «Sono tutte fantasie di quella donna - dice Maria Concetta Albanese, madre del ragazzo sospettato - mio figlio non ha preso il suo gatto. E poi lo sanno tutti che i gatti randagi non si fanno acchiappare. Quelli di proprietà vanno tenuti in casa, come faccio col mio, non si lasciano andare in giardino». Pronta Laura Peccetti ribatte che il ragazzo frequenta la terza F presso la media Romita e che, dal giorno in cui è scomparsa Nuvola, non si è più visto: «Segno - dice - che non ha la coscienza pulita». Ora gli atti sono stati trasmessi al tribunale per i minori. I reati contestati sono furto e maltrattamento di animali, un reato, quest'ultimo, che prevede una pena pecuniaria che può variare da due a dieci milioni, o più «se il fatto è commesso con mezzi particolarmente dolorosi». Cosimo Mancini i «Nuvola», la gattina uccisa e la sua padrona Laura Peccetti A destra, l'ingresso dello stabile

Persone citate: Chillemi, Laura Peccetti, Maria Concetta, Romita

Luoghi citati: Collegno