Sangue il giorno del ministro

L'on. Garavaglia all'assemblea politrasfusi dopo le polemiche sugli emoderivati L'on. Garavaglia all'assemblea politrasfusi dopo le polemiche sugli emoderivati Sangue, il giorno del ministro C'è un esposto in procura Dopo i titoloni sul «sangue-killer», il panico, l'allarmismo, i sequestri di emoderivati alle Molinette e le polemiche, il ministro della Sanità Maria Pia Garavaglia sbarca oggi a Torino per intervenire all'assemblea triennale dei politrasfusi italiani. La scaletta del programma la vede come primo relatore al convegno su «Autosufficienza del sangue: quale futuro per il frazionamento italiano?». Ma è fatale che il discorso scivoli su quello che capitò in quei giorni, quando la notizia di un «esplosivo dossier Poggiolini» nelle mani della Cgil provocò una serie incontrollabile di reazione a catena. Nell'ordine: nuove circolari ministeriali sul trattamento delle immunoglobuline, accuse dei politrasfusi, blitz del Nas in corsia, reazioni sdegnate di immunologi e ditte farmaceutiche. Del gran polverone sollevato a inizio novembre, resta ora un pacco di atti ufficiali: lunghi verbali di sequestro firmati del maresciallo Sechi del nucleo antisofisticazioni e un esposto alla procura della Repubblica di Torino. L'esposto lo ha presentato il professor Alessandro Pileri, vicerettore dell'Università e direttore della divisione di Ematologia delle Molinette, quella «visitata» dai carabinieri il mattino di sabato 6 novembre. Scrive il cattedratico: «Alle 8,30, si presentava il presidente dell'associazione politrasfusi, Angelo Magrini. Lo stesso, pur non avendone veste alcuna, ispezionava il contenuto del frigoriferi, costituito da pareccchi prodotti emoderivati, materiale che viene fornito dalla farmacia dell'ospedale. Nonostante che il mio aiuto di guardia lo avesse formalmente diffidato dall'asportare gli emoderivati, il medesimo si allontanava con una confezione. A quanto risulta, il Magrini subito dopo si recava presso i Nas di Torino sollecitando il loro intevento». L'intervento si concluse con il sequestro di una decina di flaconi della ditta Inumino. Motivo: due giorni prima il ministro Garavaglia aveva inoltrato una circolare secondo cui gli emoderi¬ vati dovevano essere testati all'epatite C, test effettuato per i prodotti in questione anche se indicato su un talloncino invece che - come previsto - sul bugiardino interno alle scatole. «Ciò ebbe a determinare - scrive ancora Pileri - allarme nell'opinione pubblica. In conseguenza di ciò, l'esponente fu costretto a dovere pubblicamente chiarire che ogni preoccupazione era ingiustificata, in quando si trattava di prodotti in regola con la normativa di cui sopra». Davanti al magistrato, il professor Pileri sostiene in pratica che Magrini e carabinieri si sarebbero mossi in modo precipitoso: nella sostanza quei farmaci non erano «fuorilegge», la casa poteva ritenersi responsabile di irregolarità di tipo formale. Il punto è: era proprio necessario? «Il gravissimo allarme - conclude Pileri - ha turbato la normale attività assistenziale e ha causato vivo timore nei pazienti». Ne valeva la pena? I carabinieri ribadiscono la loro posizione: «Forma o sostanza, è la legge: per noi quelle scatole erano e restano non in regole. E infatti non sono state dissequestrate». I dati degli ospedali confermano, i sequestri non si sono fermati: 500 scatole alle Molinette, 200 al Regina Margherita, 100 al Cto, 70 al Giovanni Bosco, 50 al Maria Vittoria, 90 all'ospedale degli In¬ fermi di Rivoli. Si tratta di immunoglobuline e fattori antiemofilici: albumina, fibrinogeni, antitetaniche. I sigilli su questi farmaci hanno acuito la difficoltà negli approvvigionamenti di alcuni medicinali, a volte indispensabili alla sopravvivenza dei malati. Bianca Vetrino, l'assessore regionale alla Sanità, ha chiesto al ministro di revocare la circolare che li ha tolti dalla circolazione: «Anche se non testati per l'epatite C, sono a rischio zero». Oggi si saprà che cosa ne pensa Maria Pia Garavaglia. Gianni Armand-Pilon Giovanna Favro Il ministro della Sanità Maria Pia Garavaglia

Luoghi citati: Rivoli, Torino