Lunedì la Luna si nasconde di Piero Bianucci

Lunedì la Luna si nasconde Lunedì la Luna si nasconde //pianetino Ida smascherato da «Galileo» LA Luna si nasconde agli occhi dei comuni mortali, il pianetino Ida si svela al sofisticato occhio elettronico della navicella «Galileo» che lo ha sorvolato il 28 agosto scorso. Due eventi astronomici molto diversi, uno popolare e uno per intenditori, ma che vale la pena di segnalare. . Chi è disposto a fare una levataccia non si perda il fenomeno astronomico più spettacolare dell'autunno '93: l'eclisse totale di Lima che avverrà il 29 novembre nella seconda metà della notte, fino all'alba, concludendosi dopo il sorgere del Sole. Sarà osservabile dall'Europa, dall'Africa centrale e occidentale, dalle Americhe e dal Giappone. La Luna entrerà nell'ombra della Terra alle 4 e 41 (i dati sono in Tempo Universale di Greenwich: per l'Italia aggiungere un'ora). La totalità inizierà alle 6,03 e terminerà alle 6,49. Infine uscirà completamente dall'ombra della Terra alle 8,12. Le circostanze non sono quelle ideali, ma soltanto nell'aprile 1996 potremo averne di migliori. Di solito la Luna non scompare mai completamente neppure quando si trova al centro giugno del '94, quando si troverà in una posizione più favorevole rispetto alla Terra. Dopo Gaspra, Ida è il secondo asteroide che vediamo da vicino con una telecamera (abbiamo però immagini radar di Toutatis e di Castalia). Le sorprese non mancano. Ida ha la forma di un parallelepipedo con il lato più lungo di 53 chilometri: circa il doppio di quanto si immaginava, e il triplo di Gaspra. La sua superficie, coperta di crateri da impatto molto degradati, si rivela molto più antica del previsto (e di quella di Gaspra). A una prima stima si può parlare di due miliardi di anni, mentre i planetologi pensavano che gli asteroidi di quel tipo dovrebbero avere una «vita» massima di mezzo miliardo di anni senza impatti distruttivi con altri asteroidi. La foto di Ida ha richiesto 150 ore di trasmissione perché la sonda «Galileo» ha l'antenna principale guasta e può trasmettere solo 40 bit al secondo. Ancora più lungo è stato il successivo lavoro di restauro. Ma, come si vede, l'opera di cosmesi è riuscita molto bene. Un macigno lungo 53 chilometri che rotola nello spazio tra Marte e Giove Il pianetino Ida visto da «Galileo» scorso fu particolarmente scura a causa delle polveri immesse nella stratosfera dall'eruzione del vulcano filippino Pinatubo. Quest'anno dovrebbe essere più chiara sia perché quelle polveri vanno ormai depositandosi sia perché l'eclisse avviene con la Luna più lontana dalla Terra, il che ha come conseguenza un'ombra meno netta. Si tratta comunque sempre di un'ombra colorata: in piena eclisse la Luna prende un colore rosso scuro definito «colorazione cuprea» perché ricorda il del cono d'ombra proiettato nello spazio dalla Terra. Un po' di luce, infatti, viene sempre diffusa, e a ciò contribuisce specialmente l'atmosfera terrestre. La luminosità residua varia però di volta in volta e in modo abbastanza imprevedibile. Inquinanti e polveri sospese nell'atmosfera possono, a seconda dei casi, rendere più scura l'eclisse se prevale l'assorbimento di luce solare, oppure renderla più chiara se prevale l'effetto di diffusione. L'eclisse totale di Luna dell'autunno colore del rame. Sul numero di «Orione» tuttora in edicola gli interessati troveranno tutti i dati sui tempi di ingresso dei principali crateri lunari nell'ombra e sulle tre stelle che verranno occultate durante l'e-l disse, una delle quali, Omega Tauri, è visibile a occhio nudo. Del pianetino Ida pubblica una splendida foto «Sky and Telescope» di dicembre. L'unica che abbiamo, per ora; ma la sonda della Nasa ne ha immagazzinate 18 nella sua memoria e ce le trasmetterà tra marzo e Piero Bianucci

Persone citate: Giove, Orione

Luoghi citati: Europa, Giappone, Greenwich, Italia, Lima