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DOVE SI CURANO LE ANTICHE CARTE DOVE SI CURANO LE ANTICHE CARTE Convegno sull'Europa da tramandare naio. Tra i visitatori, va da sé, non mancherà il Re, Juan Carlos. Nello studio cosparso di medaglie, diplomi, ritratti, Paolo Ferraris ripercorre l'ostinato cammino verso «l'ottimo». «Cominciò mio padre, negli anni Cinquanta. Artigiano legatore, formatosi nei laboratori salesiani di Colle don Bosco, volle a un certo punto mettersi in proprio. Aprì una bottega in corso Duca degli Abruzzi, 18 metri quadrati. Nel '72 il trasloco in via Monesiglio, 80 metri quadrati. Quindi i 400 metri di corso Svizzera. Nel '91 l'inaugurazione della sede di via Andorno». Un giro d'Italia «lanciò» Paolo Ferraris. «Volevo andare oltre la disciplina ereditata da mio padre, la legatoria, tentare le vie del restauro. Dopo aver seguito un corso professionale, comperai - mutuo 3 per cento una pressa e una vasca, quasi cinque milioni. Si trattava di utilizzarle. E così, da Napoli a Roma, da Venezia a Torino, bussai a decine di biblioteche, collezionando, accanto agli inevitabili no, alcuni sì, via via moltiplicatisi». Si alza, Paolo Ferraris, raggiunge gli scaffali dove sono allineati i successi della «S.p.A.», 24 dipendenti: «Ecco gli atti relativi ai globi del Coronelli, conservati nel museo navale di Pegli. Ed ecco il dossier sulle carte navali di epoca colombiana». Un viaggio nei «segreti» della raffinata azienda torinese, alla scoperta della sorte riservata agli «oggetti» rari e offesi? Spiega Ferraris: «Un volu¬ me, ad esempio. Lo schediamo (operazione computerizzata) e lo microfilmiamo (anche a colori), oppure lo riproduciamo su dischi ottici. Seguono le analisi di laboratorio e la scelta dell'intervento ad hoc, manuale o meccanico. Poi la legatura (o il suo ripristino) e la doratura del testo. Infine il collaudo, la "prova qualità totale" (che il filo di cucitura non sia molle, che non vi siano problemi nell'apertura, che il dorso non sia troppo ampio...) e la confezione della scatola o della cartella capace di accogliere l'opera». Ogni passaggio è annotato, va a comporre un'anamnesi, una radiografia, una banca dati che orienterà correttamente futuri, eventuali restauri. Deacidificazioni e scarniture, sbiancamenti e velature, ri¬