Anche l'abito fa il sindaco

Anche l'obito fa il sinduco Anche l'obito fa il sinduco / maghi degli spot: Fini e Rutelli si comportano come analfabeti I valori ecologici di cui si fa portatore e i suoi trascorsi politici lo rendono più "spendibile" del candidato missino, ancorato ad una zavorra del passato che potrebbe danneggiarlo». Di tutt'altro parere Dario Diaz, della J. Walter Thompson (tra le campagne più celebri quella del buffo personaggio «Ciripi» della Kodak), convinto che si presenti «molto meglio Fini; si propone con sobrietà, dà di sé un'immagine calma, non perde mai la pazienza. Al contrario, Rutelli ha un'impronta troppo formale e salottiera». E c'è anche chi, come Vincenzo Magri, un sarto tunisino di origini siciliane, sostiene che 1'«abito fa il sindaco». Per il primo giorno in Campidoglio vedrebbe Fini con «uno spezzato sportivo, giacca cachemire pied-de-poule a quadri grigio-azzurri e pantaloni in tinta unita blu notte». Quanto alla camicia, il sarto propone a Fini tre possibilità: azzurra, rosa, lilla pastello... E per Rutelli? «Abito di grisaglia grigio scuro, non fumo di Londra, con camicia azzurra, un colore che sicuramente gli dona perché ha un viso chiaro». [AdnKronos] ROMA. Gianfranco Fini «buca il video» e si fa ascoltare; Rutelli è più rassicurante e «commerciabile». Entrambi però commettono molti errori ed hanno ancora da imparare sul piano della proposta agli elettori. E' il verdetto dei maggiori pubblicitari italiani. «In termini pubblicitari sono due analfabeti - sentenzia Gavino Sanna, della Young & Rubicam -: vincerà quello dei due che riuscirà a commercializzarsi meglio. L'uno punta troppo sull'immagine, l'altro sulle frasi ad effetto. Rutelli è fin troppo consapevole della propria avvenenza, una coscienza di sé che non lo aiuta e gli fa dimenticare che un "abito" elegante si indossa con noncuranza. Fini basa tutto sul messaggio, sulle parole, sulla retorica, ma nel complesso appare più abile. Un difetto di Fini è l'abbandonarsi all'ironia quando l'avversario lo mette in difficoltà, lo sbaglio di Rutelli è parlare guardando eccessivamente la telecamera e poco l'interlocutore». Per Daniele Cima, dell'agenzia Impact, «Fini perbenizza il fascismo, ma Rutelli ha un'immagine globale più dinamica e innovativa.

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