Domenica sera gli scrutini

Per arrivare a lunedì con dati certi ed evitare speculazioni. Mancino: a Roma voterei scheda bianca Per arrivare a lunedì con dati certi ed evitare speculazioni. Mancino: a Roma voterei scheda bianca Domenica sera gli scrutini Deciso dal Consiglio dei ministri ROMA. Stavolta non ci saranno candidati che si addormentano sindaci e si svegliano «trombati» e non ci saranno neanche incertezze in Borsa alla riapertura dei mercati del lunedì: i risultati definitivi dei ballottaggi delle elezioni per i sindaci saranno resi noti nella notte a cavallo tra domenica 5 dicembre e lunedì 6. Ieri sera il Consiglio dei ministri ha infatti approvato un disegno di legge (che dovrà essere ratificato dal Parlamento) per anticipare lo spoglio dei voti dal lunedì alla notte di domenica. Se il provvedimento del governo sarà approvato in tempo utile, nulla cambierà nei programmi televisivi: gli exit poli (le indicazioni di voto raccolte all'uscita dai seggi) continueranno ad essere resi noti alle 22 in punto, avranno sempre un valore indicativo, ma - ed è questa la novità - avranno un rapido riscontro in dati più certi. Alle 22 infatti, in tutti i seggi elettorali inizierà lo spoglio dei voti e questo consentirà, nel giro di 40-50 minuti, agli istituti specializzati (la Doxa e la Cirm) di fornire le prime proiezioni, basate su dati reali e non (come gli exit poli) sulle indicazioni di voto. Di più: in poche ore, saranno resi noti i risultati definitivi dei ballottaggi e in questo modo saranno stroncate sul nascere le polemiche che hanno seguito l'infelice exit poli della Doxa per il voto romano del 21 novembre. Per entrare in vigore sin da domenica, il provvedimento del governo dovrà seguire una corsia di super-emergenza: il disegno di legge (non un decreto) oggi arriva al Senato, domani passerà al setaccio delle commissioni competenti, giovedì mattina dovrebbe essere votato dall'aula di palazzo Madama e nella stessa giornata sarà trasmesso alla Camera. Una volta approvato dall'aula di Montecitorio, il provvedimento entrerà subito in vigore, secondo quanto previsto dal testo del governo. Con la decisione assunta ieri dal governo Ciampi si chiude, almeno per ora, una delle vicende normative più tortuose e grottesche degli ultimi anni. In occasione delle elezioni amministrative dello scorso giugno infatti sul territorio nazionale vigevano due leggi diverse: in Sicilia una legge regionale prevedeva lo spoglio a partire dalle ore 7 del lunedì, mentre su tutto il resto del territorio nazionale lo spoglio era previsto nel corso della notte, subito dopo l'apertura dei seggi. In tutte le città, comprese Milano e Torino, lo scrutinio fu immediato e questo comportò qualche fretta di troppo e tali proteste che alla fine si decise di modificare la legge, uniformandola a quella siciliana. Ma nel frattempo avevano cambiato idea anche in Sicilia. In autunno è stato introdotto l'immediato scrutinio e infatti, la notte del 21 novembre, l'elezione di Leoluca Orlando a sindaco di Palermo, sancita dagli exit poli, ha trovato conferma nel corso della notte dall'esito dello scrutinio vero e proprio. Ieri sera, dunque, nuovo cambio: il governo Ciampi si è uniformato alla legge siciliana. E il ministro per le riforme Leopoldo Elia ha potuto commentare compiaciuto: «L'esperienza recente ha mostrato l'utilità di avere subito a disposi¬ zione dati concreti e reali, piuttosto che basare analisi su exit poli magari poco aderenti alla realtà. Tanto più per le ripercussioni economico-finanziarie che i risultati potrebbero avere». E intanto si moltiplicano le dichiarazioni di voto. Il ministro dell'Interno Nicola Mancino, a Bruxelles per il vertice tra i ministri della Giustizia e dell'Interno, ha annunciato che nel ballottaggio di Roma voterebbe «scheda bianca, come Martinazzoli». Dice Mancino: «Dobbiamo creare due aree di sicura garanzia democratica che si contendano il governo del Paese, senza far correre rischi agli italiani». Domanda: ci sono formazioni che fanno correre rischi? E Mancino: «Non tutte, ma non mi fate dire...». [f. m.] E un sarto tunisino vorrebbe vestire il nuovo inquilino del Campidoglio A sinistra: il candidato msi Gianfranco Fini Sotto: il suo avversario nella corsa per la poltrona di sindaco in Campidoglio Francesco Rutelli

Luoghi citati: Bruxelles, Milano, Roma, Sicilia, Torino