Denunciati volevano ucciderlo

Per Corrado i carabinieri procedono contro la baby-mamma e i genitori Per Corrado i carabinieri procedono contro la baby-mamma e i genitori Denunciati, volevano ucciderlo Molti dubbi sul racconto della ragazza Nuova versione: ho partorito in cantina C'è una montagna di bugie intorno alla storia della ragazza di 16 anni che giovedì mattina all'alba ha partorito un neonato, poi abbandonato nell'androne di casa. I carabinieri della compagnia San Carlo stanno faticosamente ricostruendo la verità, nonostante la scarsa collaborazione della ragazza e le contraddizioni in cui sono caduti i suoi parenti più stretti. La giovane e la madre Liliana Catania sono state denunciate già venerdì per abbandono di minore e tentato infanticidio. Ieri la denuncia è stata estesa anche al padre, Giovanni Geraci, operaio della Fiat Rivalta. L'uomo aveva confessato di avere trovato in cantina, e poi buttato in un cassonetto dei rifiuti, un lenzuolo ed un paio di mutandine insanguinate. I militari del capitano Marco Turchi, nel corso di un sopralluogo, hanno recuperato - proprio in cantina - la placenta. E ritengono che l'uomo possa avere avuto, in questa vicenda, un ruolo importante. Di fronte a nuove contestazioni, la ragazza ha ieri confessato di non avere partorito sul ballatoio, appena fuori la porta di casa (come aveva inizialmente sostenuto), bensì in cantina. Ha confermato di essere stata aiutata da un'altra persona, «una donna che non conosco, incontrata sulle scale». Il particolare è considerato poco credibile dai carabinieri che stanno cercando di identificare quella persona, presumibilmente molto vicina alla ragazza. Anche a questo proposito sono in corso ricerche dell'ex fidanzato della ragazza, un uomo di 41 anni, con piccoli precedenti per stupefacenti, che risulta essersi allontanato da Torino per motivi di lavoro. Meno importante, nella vicenda, dovrebbe invece risultare il suo attuale fidanzatino, Lodovico, 21 anni, anche lui pregiudicato per stupefacenti. La presenza di due personaggi in qualche modo legati al mondo della droga ha indotto gli investigatori a cercare riscontri delle abitudini della ragazza anche nel sottobosco dei Murazzi che la ragazza avrebbe frequentato con una certa continuità. Ma si tratta di indagini difficili, per l'omertà che è caratteristica di questo mondo. Così i carabinieri non escludono che, ammesso che ci sia realmente stata, la festa di Carnevale, conclusasi con il rapi porto sessuale dal quale ò sca| turita la gravidanza, si sia svol- ta fra i frequentatori di questo ambiente. Scarsamente utili le testimonianze dei vicini di casa. Ieri Giovanni Ferrari, nella cui casa il neonato ricevette i primi soccorsi, ha ribadito di non avere notato la gravidanza della ragazza «sempre avvolta, di recente, in giacconi molto abbondanti». Intanto, dall'ospedale Regina Margherita, continuano ad arrivare notizie positive sulla salute del piccolo Corrado (che la mamma-bambina vorrebbe però chiamare Stephan), la cui sorte è ormai completamente in mano al Tribunale per i minori. La giovane madre dovrà decidere, nelle prossime ore, se riconoscere o meno il bambino che, comunque, non le verrà riconsegnato. Prima i magistrati attenderanno l'esito dell'indagine, anche per stabilire se la ragazza ed i suoi genitori abbiano le caratteristiche per garantire un sereno futuro al bambino. Requisito che le tante bugie di questi giorni rendono piuttosto dubbio, [a. con.] Sul futuro del bimbo deciderà il giudice onto della ragazza artorito in cantina Sul futuro del bimbo deciderà il giudice Buone notizie sulla salute di Corrado. Anche il nonno Giovanni Geraci (sopra) è stato denunciato Buone notizie sulla salute di Corrado. Anche il nonno Giovanni Geraci (sopra) è stato denunciato

Persone citate: Giovanni Ferrari, Giovanni Geraci, Marco Turchi

Luoghi citati: Catania, Rivalta, Torino