«Berlusconi, politico o editore»
Critiche da Spadolini e Napolitano. Polemiche sullo show in tv Critiche da Spadolini e Napolitano. Polemiche sullo show in tv «Berlusconi, politico o editore» Bossi attacca: la Lega è accerchiata ROMA. Non c'è pace sul «caso Berlusconi». Ieri sono scese in campo anche due autorità dello Stato come Giovanni Spadolini e Giorgio Napolitano, presidenti del Senato e della Camera. «I confini fra imprenditoria e lotta politica - ha detto Spadolini sono ben netti, soprattutto nel caso in cui l'imprenditoria investa in mezzi di informazione e di comunicazione di massa». «Bisogna garantire pluralismo, libertà di accesso, la rappresentazione corretta di tutte le posizioni in campo attraverso i mezzi di informazione», ha detto Napolitano e ha aggiunto: «Mi pare che questo sia il punto veramente delicato non la fortuna politica di tizio o di caio». Nella «battaglia» "su Berlusconi sono scese in campo anche le armate delle Fininvest e della Rai. Il Tg3 ha cominciato il notiziario attaccando le reti Fininvest per lo spazio concesso l'altro ieri al loro presidente, costretto a difendersi dall'accusa di essere «un fascista» per la preferenza elettorale accordata a Fini. Sull'altro fronte invece, Emilio Fede, direttore del Tg4 e «falco» sulla corazzata berlusconiana, ha litigato in diretta con il responsabile dell'informazione del pds, Vincenzo Vita. Il verde Mauro Paissan, vicepresidente della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, ha acceso altre micce invitando il garante per l'editoria a «valutare il comportamento delle televisioni Fininvest» per la campagna elettorale di Roma. A suo giudizio c'è «una violazione della legge» che garantisce «parità di trattamento per i vari contendenti». E da Genova Bussi attacca tutti: «Siamo sottoposti ad un ricatto del governo - ha detto tentano di emarginarci se continuiamo nella nostra strada, cioè quella dello Stato federale, del no al centralismo assistenziale. Restiamo soli, in quel centro che siamo noi». Bossi ha respinto la possibilità di «ambigue alleanze» smentendo le voci secondo le quali qualcuno nella Lega intenderebbe invece cedere alle tentazioni che vengono specialmente da destra, per la formazione di una forza in grado di sostituire la de SERVIZI A PAG. 3 E 4
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