«Complotto contro di me non ho toccato l'arbitro»

«Complotto contro di me non ho toccato l'arbitro» CALCIO DILETTANTI Così il presunto aggressore del fischietto-donna «Complotto contro di me non ho toccato l'arbitro» Si tinge di «giallo» la vicenda di Nadia Pastore, l'arbitro donna che ha indicato in un giocatore del Sud Est Chivasso, Antonio Vardè, la persona che l'ha aggredita durante un incontro di calcio. Sul fatto, raccontato ieri sulle pagine de «La Stampa», si sollevano le nubi di una polemica destinata a non placarsi molto presto. «La mia società ha già presentato reclamo in Lega - ha rivelato proprio Antonio Vardè, deciso a tutelare con ogni mezzo legale la propria immagine -. La Pastore si è inventata tutto. Io non ho aggredito proprio nessuno. Chi ha assistito alla gara ha visto come realmente sono andate le cose. Durante la partita io ho solo espresso alcune critiche sulla conduzione di gara, ma mai ho messo le mani addosso all'arbitro. Sto anche valutando l'opportunità di adire le vie legali. E' ora che la verità venga fuori fino in fondo». Vardè se la prende anche con il commissario speciale, testimone oculare dell'episodio incriminato, che ha invece confermato senza ombra di dubbi il resoconto dell'arbitro. «Ha raccontato il falso - ha sostenuto il giocatore -. Sono vittima di un complotto». Possibile che qualcun altro nella confusione si sia sostituito al giocatore indicato come colpevole? «Non capisco il Vardè - è sbottato il commissario di gara -. La Pastore ha riferito l'esatto andamento dei fatti, non vedo come il giocatore possa negare l'accaduto». E intanto un altro arbitro rincara la dose: «Lunedì scorso ho incontrato proprio Nadia Pastore. Ricordo benissimo di aver notato i segni che aveva sul collo. O se li è fatti da sola, o effettivamente è rimasta vittima di un'aggressione. Di qui non si scappa». Marco Bonetto

Persone citate: Antonio Vardè, Marco Bonetto, Nadia Pastore

Luoghi citati: Chivasso