Una lettera del direttore di G. B.

Una lettera del direttore Una lettera del direttore Caro direttore, in relazione ad una serie reiterata di articoli pubblicati recentemente da parte del Suo quotidiano, particolarmente critici nei confronti della Sip, ritengo necessario precisare quanto segue. E' assolutamente destituita di fondamento l'allarmistica affermazione che «non esiste alcuna sicurezza per le comunicazioni telefoniche»; la Sip infatti pone in essere continui controlli della rete e degli impianti di telecomunicazioni ed inoltre, in occasione degli intreventi di ordinaria manutenzione, effettua ulteriori verifiche dell'integrità degli impianti. Ovviamente la Sip, quale concessionaria del pubblico servizio di telecomunicazione, non si può sostituire all'attività di polizia giudiziaria, con la quale peraltro collabora intensamente, nella repressione di fenomeni fraudolenti che costituiscono illeciti penali quali quelli molto enfatizzati di cui agli articoli in questione. Per quanto concerne poi il caso relativo all'utenza della sig.a Margherita Costa, si deve precisare che la bolletta in questione indicava, fin dall'invio e con apposito timbro, il corretto importo dovuto che era pari a 12 milioni e 800 mila lire e non 128 milioni come la signora ha detto con voluta malizia. Dai controlli abitualmente effettuati sulla fatturazione, era stato infatti individuato un errore nella rilevazione delle letture del contatore, che aveva determinato l'errore addebitato. La bolletta riportava peraltro la documentazione del traffico in modo corretto, riconfermando l'importo indicato a margine del timbro. Per quanto riguarda infine il caso del sig. Zanellato, va precisato che il problema è stato oggetto di arbitrato e, nell'occasione, il giudice si è espresso sulla legittimità degli addebiti della Sip, condannando il cliente al pagamento delle bollette contestate. Giovanni Ruggeri Direttore della Divisione servizi di base Direzione reg. Piemonte e Valle d'Aosta Ribadisco che non c'è alcuna sicurezza garantita per le comunicazioni telefoniche, perché è possibile accedere con semplicità ai permutatori d'utente e ad altri nodi delle linee. Lo prova il fatto che soltanto ora la Sip sta introducendo in modo sperimentale le chiavi (anche di tipo elettronico) per gli armadi telefonici, che oggi si possono aprire adoperando un semplice cacciavite, [g. b.]

Persone citate: Giovanni Ruggeri, Margherita Costa, Zanellato

Luoghi citati: Piemonte, Valle D'aosta