Mamme-bambine, un dramma di G. Pa.

Mamme-bambine, un dramma Mamme-bambine, un dramma Lo psicologo: «Adolescenti che non sono cresciute» La gravidanza vissuta come una colpa, un dramma rimasto inespresso per nove mesi fino al momento della verità, al parto, che le altre mamme aspettano come il coronamento di un sogno e per loro diventa il segno di una condanna inappellabile. Si assomigliano tutte le storie di queste madri adolescenti, che un brutto neologismo giornalistico ha trasformato ormai in «baby-mamme». Cambia soltanto il finale: l'affidamento a un'altra famiglia, il pentimento e il ritorno alla madre, o ancora, tragicamente, l'infanticidio con il bimbo gettato in un cassonet¬ to. Che succederà ora a questo neonato e a chi l'ha tenuto in seno? Quali problemi psicologici dovrà affrontare questa ragazza, passata tanto in fretta dall'età dei ghiochi alla maternità? «Ne ho viste troppe e sono davvero stanco di queste madribambine» risponde polemicamente Virginio Oddone, medico legale al Sant'Anna ed esperto di minori. «Molto spesso all'immaturità dell'adolescente si accompagna quella della famiglia d'origine, che non ha saputo affrontare il problema parlando con un medico, un assistente so- ciale, un parroco. Questi casi si trovano soprattutto nelle sacche più chiuse e arretrate». I rischi psicologici per la ragazza, in base alle ricerche effettuate nei Paesi dove il problema è considerato con allarme da molti anni, sono forti. Aggiunge il dottor Oddone: «La gravidanza per un'adolescente è un cataclisma, si può arrivare ad un blocco della sua maturazione, è una catastrofe per la futura donna. I governi inglese, tedesco, francese sono preoccupati, hanno attuato programmi di prevenzione e informazione sessuale: perché in Italia non si fa nulla?». Analoghe le preoccupazioni dello psicologo Claudio Foti, giudice onorario al Tribunale per i minori di Torino. «Si tratta di persone che non hanno potuto crescere in modo adeguato ai loro bisogni. Hanno bisogno di una madre e si trovano ad esserlo. Ora devono poter integrare quel bisogno di ascolto, di protezione, di sicurezza che non hanno avuto dalla loro famiglia». E il pentimento, dopo l'abbandono? Risponde Foti: «E' spesso dovuto al senso di colpa insito nel concetto di maternità. Molte donne si sentono "inadeguate" come madri, anche in condizioni di normalità». Avrà davvero bisogno di molto aiuto, per crescere, questa ragazza, sia che il figlio le venga tolto sia che lo possa tenere con sé. [g. pa.]

Persone citate: Claudio Foti, Foti, Virginio Oddone

Luoghi citati: Italia, Torino