Francescoli lancia Carbone: è un genietto di Bruno Bernardi

G; Ldk TORINO mmm L'uruguaiano rientra a tempo pieno contro il Lecce e non risparmia complimenti al giovane collega Francescoli lancia Carbone: è un genietto «E io presto sarò un leader» : TORINO. Enzo Francescoli si ripresenta ai blocchi dopo una partenza falsa. E' questo lo sprint che, a trentadue anni, non può sbagliare. Per se stesso e per il Torino. Emiliano Mondonico lo rilancia oggi, a tempo pieno, contro il Lecce al Delle Alpi, chiedendogli un contributo di fantasia e d'intelligenza tattica, come rifinitore alle spalle del bomber Silenzi e di Carbone, e vertice di un triangolo che comprende Fortunato e Venturin. Un centrocampo, secondo Mondonico, di gente che sa leggere e interpretare la partita e che poche altre squadre italiane possono vantare. E Francescoli, che ha saltato i cinque turni iniziali disputando appena 358', si sente pronto, dopo aver ripulito la mente dallo stress e dalle delusioni mondiali, ritrovando una condizione fisica adeguata ai ritmi del nostro campionato. Il talento è intatto. Che cosa gli manca per arrivare al massimo? La risposta è ovvia ma non banale: «Ho solo bisogno di giocare, per conoscere meglio la squadra e per conquistare la fiducia dei compagni». Oliveira, suo partner nel Cagliari per una stagione, gli ha telefonato smentendo d'aver mai detto, a un giornale belga, che Francescoli era geloso di lui e che non gli passava il pallone di proposito. Francescoli ne ha preso atto: «E io gli credo. Oliveira mi conosce. Ovunque sono stato mi hanno apprezzato come uomo, non solamente come professionista». In Uruguay come in Argentina, in Francia come a Cagliari, questo giramondo del calcio è stato un punto di riferimento, un leader nello spogliatoio. Lo sarà anche nel Torino? L'uruguaiano pesa molto attentamente le parole: «Se sei nuovo è difficile diventarlo subito. Fuori campo, l'esperienza serve a dare un contributo, ma solo le buone prestazioni ti rendono credibile. A Carbone, che ha dieci anni meno di me, non ho niente da insegnare. Posso solo aiutarlo nei momenti difficili. Per il resto, ha i numeri e l'umiltà del fuoriclasse. E, tra non molto, può arrivare sui livelli di Roberto Baggio». Un nome, quello di Baggio, che, per associazione di idee, gli richiama la Juve. Quando giocava nel Matra Racing Parigi, Francescoli incontrò Giovanni Agnelli: «Con l'Avvocato trovammo l'accordo, ma poi non se ne fece nulla perché Zavarov rifiutò di andare al Bologna. Alla Juve, che mi passò abbastanza vicino, ci ripenserò nel derby, ma soltanto per batterla». Intanto c'è da superare il Lecce, ultimo in classifica. E Marchesi, ex tecnico juventino, spera di trovare un Toro un po' se¬ duto sugli allori delle due vittorie consecutive con Reggiana e Lazio. E schiera due punte, Russo e Ayew. Mondonico risponde con due marcatori, Gregucci e Arnioni, e con due laterali di spinta Sergio e Jarni. Tiene Aguilera e Osio in panchina, in vista del martedì di Coppa Italia a Bergamo (con l'Atalanta) dove verranno affiancati da Poggi. E per stimolare i granata a non sottovalutare il Lecce, l'allenatore ricorda che la giornata odierna, con gli scontri diretti fra le prime, può essere favore- vole per un balzo in avanti del Toro che domenica prossima dovrà recarsi a San Siro per affrontare il Milan: «Abbiamo 14 punti, gli stessi di un anno fa, dopo la 12a giornata. Non siamo "matti", come dice Giacomo Ferri, ma una squadra saggia, vera e dobbiamo far leva sulla discontinuità di chi è più forte di noi, che non sta certo volando, per pensare in grande». E chi, come Francescoli, ha vissuto nel Cagliari la parte della vittima predestinata, sulla carta sa che non esistono partite facili: «Tutti ci affrontavano con i due punti in... tasca. E noi di punti ne avevamo fatti più della Sampdoria, qualificandoci in Coppa Uefa. Una lezione, quella del Cagliari, che noi del Toro non dobbiamo dimenticare, altrimenti rischiamo grossi guai. E quando siamo concentrati non ci sono problemi». Parola di Francescoli. Bruno Bernardi : Francescoli ha giocato nel River, Wanderers, R. C .Paris, Matra, Om e Cagliari prima di passare al Toro