La voce dei Righeira finisce in cella

Coinvolto con la convivente in un traffico di ecstasy. Catturate altre 38 persone Coinvolto con la convivente in un traffico di ecstasy. Catturate altre 38 persone La voce dei Righeira finisce in cella Padova, arrestato per droga il cantante Righi PADOVA NOSTRO SERVIZIO" «Vamos a la playa, oh-oh-ohoh-oh». Niente spiaggia, ma prigione, stavolta, per Johnson Righeira, al secolo Stefano Righi, uno dei due punk all'italiana che per almeno quattro estati hanno fatto il pieno con i loro tormentoni da discoteca. Arrestato insieme ad altre 38 persone con l'accusa di spaccio di ecstasy, una pillola a base di anfetamine che gira parecchio dentro le discoteche. La polizia ha recuperato 40 mila pastiglie, 12 chili, una montagna. E, se è vero quel che dicono, che danno la carica, sotto tutti i punti di vista, questa sarebbe una carica da settimo cavalleggeri. Senza contare il valore, tre miliardi, una cifra che anche da sola è capace di rinvigorire. Con Johnson Righeira sono finiti in carcere la sua convivente Silvia Lunardi, tre sottufficiali dell'Aeronautica in servizio a Monte Venda, la base che controlla tutto il traffico militare del Nord-Est, il gestore della discoteca King di Campodarsego e alcuni p.r. di locali notturni. Le manette sono scattate in mezza Italia: oltre a Padova, a Roma, Vicenza, Verona, Treviso, Bologna, Ravenna, Trieste, Udine, Milano, Torino, Imperia, Forlì, Varese e Brindisi. E' stato perquisito il Peter Pan di Rimini, locale fra i più «in», da poliziotte in minigonna che si sono infiltrate fra il popolo del ballo. Se l'estate stava ormai finendo, sempre per restare alle canzonette, adesso l'inverno si fa duro per gli arrestati: il traffico scoperto dalla polizia viene catalogato come «il più grosso traffico scoperto in Italia». Ventimila pastiglie sono state sequestrate a Padova, altre ventimila a Digione, collegate allo stesso flusso. I tre «corrieri» arrestati in Francia erano soliti andare in Olanda per tornare ogni volta con un nuovo carico. Sono tre romagnoli, Gianfranco Albonetti, di Faenza, Claudio Mazzotti, dì Ravenna, e Antonio Capirossi, di Brisighella. E in Italia c'era un'autentica organizzazione in grado di far arrivare le pillole in tutte le regioni. C'è gente che era incaricata di portarle al Sud; e gente che le trasferiva sulle due riviere, quella ligure e quella romagnola. A casa del Righeira la polizia sostiene che si facessero festicciole infarcite di ecstasy. Il cantante, 33 anni, di origine torinese, vive a Padova con la Lunardi, 24 anni: aveva conosciuto il suo compagno di canzonette, Michael, per l'anagrafe Stefano Rota, fin dai banchi di scuola; dopo un primo tentativo di carriera soli- sta, aveva lanciato il gruppo, che aveva cominciato a mietere successi fin dall'83, con sci mesi di primo posto in classifica per la canzone più famosa. Un successo solido, fino all'88, casualmente proprio l'anno nel quale l'ecstasy viene inserita dal ministero della Sanità nella tabella delle sostanze stupefacenti vietate. La pastiglia miracolosa importata da Ibiza, la «droga para la fiesta» come la chiamano là, è il frutto di una moda epocale dello stupefacente: se negli anni dei figli dei fiori spopolava l'Lsd, adesso l'acido sembra essere stato soppiantato da questo più innocuo - ma proibito - prodotto, che non dà assuefazione, però secondo i medici fa male. I farmacologi sostengono che non è poi vero che abbia tutte quelle proprietà che le si attribuiscono: «Sì, l'ho presa, ma non sono un drogato: l'ho fatto soltanto perché me l'ha offerta una ragazza tedesca che mi piaceva da pazzi. Così diventerai un leone, mi ha detto». E' un brano della deposizione di uno dei primi italiani condannati dal tribunale di Palma de Mallorca per la cosiddetta pillola dell'amore. «Che effetto fa?», aveva domandato il giudice. «Dà una sensazione gioiosa, difficile da descrivere», aveva risposto l'imputato. «Dopo averla provata, ha anche fatto all'amore?». «Non so, questo proprio non me lo ricordo». Niente di travolgente, insomma. Anzi, può far male alla salute: porta angosce, insonnia e perfino paranoia. «Come altri stupefacenti, in piccole dosi aumenta le capacità percettive, anche nella sfera sessuale», annotava tempo fa Giancarlo Arnao, autore di un saggio sulla cocaina. E il sessuologo Willy Pasini: «Essendo un'anfetamina, l'ecstasy non per forza migliora le prestazioni. A volte, al contrario, può esasperare il nervosismo, portare il maschio' all'eiaculazione precoce». Mario Lolle- Secondo la polizia nella sua casa si organizzavano party a base di anfetamine Nei guai anche tre sottufficiali I Righeira sono stati per tre anni la colonna sonora dell'estate italiana