Il salario fermo al palo

Il salario fermo al palo Il salario fermo al palo Ma tornano a crescere gli scioperi ROMA. Gli stipendi degli italiani, a ottobre, hanno registrato una crescita molto contenuta. Ieri è stato infatti comunicato che il mese scorso l'indice Istat (relativo solo ai contratti nazionali, senza "integrativi") mostrava un aumento del 3 per cento sull'ottobre 1992. Rispetto al mese di settembre l'incremento è dello 0,5 per cento: il lieve incremento è legato - precisa l'Istat - all'aggiornamento, da un lato, delle misure tabellari previste per alcuni comparti dell'industria (petrolifera, solo aziende a partecipazione statale, e mineraria), del commercio e dei servizi ausiliari al commercio (settori privati) e, dall'altro, alla riduzione della durata del lavoro prevista dal contratto metalmeccanico. Il confronto con l'ottobre 1992 mostra una crescita molto contenuta per alcuni settori (pubblica amministrazione, servizi, credito ed assicurazioni, edilizia e terziario) mentre incrementi retributivi più sostenuti si sono verificati in agricoltura ( + 4,9%), nell'industria in senso stretto ( + 4,8%), nel commercio, alberghi e pubblici esercizi ( + 4,4%) e nei servizi privati ( + 5%). I «conflitti di lavoro» hanno avuto un peso importante sulla busta paga: le ore non lavorate nei primi 9 mesi del '93 sottolinea l'Istat - sono risultate pari a 13 milioni e 112 mila (contro i 10,221 milioni di ore nello stesso periodo dello scorso anno). Sulla busta paga dei lavoratori incombe anche l'aumento delle tariffe elettriche. Si riunirà infatti giovedì la Commissione centrale prezzi (ccp) per esaminare il testo di riforma delle tariffe elettriche. La commissione, cui spetta un parere obbligatorio ma non vincolante, aveva già rimandato per ben due volte l'analisi della riforma che deve poi passare al Cip (Comitato interministeriale prezzi) per l'approvazione definitiva. La riforma prevede un aumento del 2 per cento delle tariffe elettriche, un incremento dei costi di allacciamento e la revisione della fascia sociale, il regime di agevolazione per i bassi consumi. Il nuovo assetto tariffario dovrebbe portare nelle casse dell'Enel circa 1432 miliardi l'anno. [r. e. s.] Rami d'attivifa Var. % ottobre '92 - ottobro '93 Agricoltura 4,9 Industria 4,2 Industria in senso stretto 4,8 Edilizia 1,2 Attivita terziarie 3/5 Commercio, pubblici servizi ed alberghi 4/4 Trasporti e felecomunicazioni 2/8 Credito ed assicurazione 0/9 Servizi privati 5/0 Pubblica amministrazione 0/8 Indice generate 3/0

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