Le erbe della longevità di M. Ver.

Intenso programma per i 10 anni di vita del Cesmeo Intenso programma per i 10 anni di vita del Cesmeo Le erbe della longevità Tra i nuovi corsi, previsti due seminari di medicina ayurvedica Diventa imponente la biblioteca del Centro, con 4 mila rari volumi Nessuna festa ufficiale per i dieci anni del Cesmeo, il Centro Piemontese di Studi sul Medio ed Estremo Oriente, presieduto dal Oscar Botto e diretto da Irma Piovano (via Cavour 17, tel. 54.65.64). Le celebrazioni sono rinviate a un momento più florido, perché il calendario delle attività non subisca contraccolpi. Continuano così i tradizionali corsi triennali di lingue orientali (arabo, cinese, giapponese, hindi, thai, tibetano. Se c'è un numero sufficiente di allievi, possono essere attivate anche altre lingue). Grazie ad accordi culturali con Istituti esteri, gli allievi possono frequentare scuole di specializzazione a Parigi, Pechino, Nagoya o Bangkok. Sono previsti anche corsi specifici per il mondo imprenditoriale ed economico, come le lezioni di cinese tecnico e commerciale. Accanto a questi corsi ormai istituzionali, sono previsti alcuni brevi corsi monografici di cultura. Questi i temi dell'anno: la scrittura egizia (Alessandro Bongioanni), il giardino (Carola Lodari), la musica (Luciana Galliano) e la calligrafia giapponese (Keisho Fukumitsu), l'arte religiosa indo-tibetana (Erberto Lo Bue), l'Islam (Younis Twfik), i fondamenti del Buddhismo (Carmen Botto). A dicembre ci sarà un ciclo di film cinesi, con alcuni classici e qualche esempio di muto degli Anni Trenta (al Teatro Adua, c. Giulio Cesare 67). Il 9 e il 10 dicembre (sempre all'Adua), due serate dedicate al cinema indiano: quattro film, inizio alle 20. Una novità sono i due seminari di medicina ayurvedica (la «Scienza della longevità»), organizzati in accordo con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Torino, all'interno di un ciclo di lezioni dal titolo «Teorie e pratiche mediche dell'India antica». Il seminario è tenuto da uno dei massimi esperti di medicina indiana tradizionale, il professor Guy Mazars dell'Università Louis Pasteur di Strasburgo. Le lezioni servono a formare medici o studenti interessati a rispondere alle continue richieste di una medicina diversa da quella occidentale, che non ha mantenuto le sue promesse ed è perciò sempre più fortemente criticata e respinta. Il professor Mazars ha già tenuto un'introduzione sui fondamenti filosofici e culturali della medicina indiana, che non può essere trasportata pari pari, ma dev'essere adattata ai bisogni delle nostre patologie. In primavera, si passerà alle piante medicinali che, sotto forma di rimedi elaborati, danno risultati incontestabili nel trattamento di un gran numero di affezioni. E' diventata intanto ancora più corposa la biblioteca del Cesmeo, grazie al Fondo Boisselier: quattromila volumi preziosi e rari, che presto verranno schedati elettronicamente, come tutti gli altri. La Biblioteca è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. [m. ver.]

Persone citate: Alessandro Bongioanni, Boisselier, Carmen Botto, Carola Lodari, Lo Bue, Louis Pasteur, Luciana Galliano, Oscar Botto, Younis Twfik

Luoghi citati: Bangkok, Estremo Oriente, India, Parigi, Pechino, Strasburgo